Cari Amici,
Vi ringrazio per il benvenuto e il graditissimo supporto. Da vent'anni combatto questa battaglia contro i mulini a vento. Già nel 1993 scrissi al dott. Alberto Ronchey, allora Ministro per i Beni Culturali, un promemoria che appoggiava la corrente di pensiero che produsse, poi, il Testo Unico. Ho messo, tra l'altro, in evidenza che "Un grave pregiudizio nei confronti della numismatica è dato dalla presunzione, diffusa negli ambienti della GdF, (aggiungo: e dei Carabinieri) che tutte le monete provengano da furto archeologico e siano comunque pervenute in modo illecito nelle mani dei commercianti e collezionisti e che spetti loro dimostrare, casomai, il contrario".
Nel Testo Unico in effetti l beni di interesse numismatico sono stati ben distinti dai beni di interesse archeologico. Ma c'è chi continua a non accettare la differenza, anzi confonde ancora un interesse con l'altro.
Per inciso: Una sanatoria metterebbe in gabbia qualche millesimo delle monete fuori corso da più di 50 anni, le quali ammontano a decine di miliardi di esemplari. Vi pare un numero esagerato? Ve lo dimostro: le monete fuori corso sono certamente un multiplo del denaro metallico corrente nelle nostre tasche, che attualmente è disponibile tra 100 e 150 pezzi a persona: parecchi miliardi solo in Italia. Nel contempo, una sanatoria dichiarerebbe da un giorno all'altro delinquenti quasi tutti i cittadini ignari di possedere monete più vecchie di 50 anni (o di 200 anni, come qualcuno ha suggerito). Chi non ha mai trovato qualche moneta indecifrabile fra le cianfrusaglie domestiche?
Una sanatoria può essere immaginabile per vistosi e importanti reperti archeologici, ma assolutamente non può essere proposta per oggetti fabbricati in serie. Per esempio: ai cubetti di porfido per i selciati (che pure sono manufatti, anche di antiche epoche: interessanti perchè diversi uno dall'altro), ai chiodi, ai libri stampati e, tanto meno, alle monete fuori corso.
Tutte le monete sono state create allo scopo di circolare in modo anonimo e anche le più antiche continuano ad avere questà particolarità.
Ho messo ieri in evidenza in lamoneta.it la "definizione 1994", proprio perchè ormai ritengo indispensabile raccogliere un numero sufficiente di adesioni al concetto espresso in quell'occasione, allo scopo di sostenere la richiesta di una circolare chiarificatrice da parte del Ministero dei Beni Culturali.
Spero che mi aiuterete a raccogliere adesioni in quasiasi sede e modo
Grazie ancora e cordiali saluti
Giulio Bernardi