Vai al contenuto

Classifica

Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/16/10 in tutte le aree

  1. Amici di Lamoneta.it, come sapete è in fase di stesura il volume del M.I.R. Toscana sulla zecca di Firenze e il sottoscritto è l'autore. Pertanto vi esorto a segnalarmi esemplari particolarmente interessanti, rari, inediti e varianti non censite così che io possa inserirle nella catalogazione; ovviamente oltre ai ringraziamenti ci sarà come di consueto una ricompensa, o meglio un regalo, che è il libro stesso consegnato dal sottoscritto in occasione della sua presentazione. Inoltre, poichè in futuro ci sarà una nuova ristampa del M.I.R. sulle Zecche Minori Toscane, ricerco sempre novità e segnalazioni che possano aiutarmi a correggere, e migliorare, la stesura "prototipo" pubblicata nel 2008. Vi invito anche a non farvi problemi a chiedermi consigli, consulenze e aiuti, su come migliorare la vostra collezione e, nel caso, ricercare esemplari che non riuscite a trovare nei cataloghi dei vostri numismatici di fiducia. Sinceramente Alessio Montàgano
    1 punto
  2. Fatta questa premessa , iniziamo la ressegna con un diobolo molto particolare. Fu emesso probabilmente a Taranto all'epoca di Alessandro il Molosso. Alessandro il Molosso, re d'Epiro era lo zio materno di Alessandro Magno, giunse in Italia nel 333 a.C.per soccorrere i Tarantini contro Lucani, Bruzi e Iapigi. La sua avventura fu assai ambiziosa, quella di creare uno stato unitario in italia Meridionale, ma fallì con la sua morte, avvenuta nel 331 a.C. durante la battaglia sul fiume Acheronte presso Pandosia. Tito Livio ci narra sua tragica fine........è già uscito dalle profondità delle acque, era giunto nel guado sicuro, quando uno sbadito lucano lo passò dell'un canto all'altro con un dardo. Onde essendo caduto, fu poi trasportato il corpo esamine dalle onde, con la medesima asta insino alle poste dei nemici, ove ei fu crudelmente lacerato, perché tagliato pel mezzo, ne andarono una parte a Cosenza, e l'altra serbarono per straziarla; la quale mentre era percossa da sassi e dardi per scherno, una donna mescolandosi con la turba, che fuori di ogni modo della umana rabbia incrudeliva, pregò che alquanto si fermassero, e piangendo disse: Che aveva il marito ed i figliuoli nelle mani dei nemici e che sperava con quel corpo del re, così straziato come gli era, poterli ricomprare............'' Il nome del re epirota lo troviamo al rovescio ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ ΤΟΥ ΝΕΟΠΤΟΛΕΜΟΥ e il fulmine , simbolo di Zeus Dodoneo Al dritto uno splendido ritratto frontale di Helios lievemente inclinato verso sinistra,con una corona di raggi. Gli studiosi non sono concordi nell'identificazione del nominale. Per il Babelon si tratterebbe di oboli corciresi (1/10 di statere) , ipotesi suffragata dagli stateri che seguono certamente questo standard. Vlasto invece ha identificato queste monete come dioboli di standard italico- tarantino, anche se in effetti sono un pò più leggeri rispetto alla norma.Anche Halloway attribuisce queste frazioni ad una zecca epirota , nei pressi di Corcyra ma con argomentazioni non esaustive. Vi allego una bella foto tratta da acsearch.info
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.