Facciamo un passo indietro e torniamo nella mia amatissima Sicilia, in cerca di un incipit per le copie, coniate in oriente, dei tipi monetali siracusani ...
Nell'ultimo quarto del V sec. a. C. e fino al 409 a. C. - assalto cartaginese contro le colonie greche in Sicilia - le emissioni siciliane riflettono un clima di profondo rinnovamento stilistico. Questo periodo è noto come "l'epoca dei maestri firmanti", definizione derivata dai numerosi nomi che compaiono più o meno nascosti nel campo monetale, e che tutti gli studiosi ormai concordano nell'interpretare come firme dei maestri incisori.
M. Caccamo Caltabiano nel sottolineare "l'alto pregio della fioritura artistica dei coni sicelioti", conferma come essi abbiano fornito "sia alla grecità occidentale che alle regioni d'oriente numerosi modelli ricopiati fedelmente o assunti quali prototipi di creazioni originali".
L'autrice evidenzia come la critica moderna non abbia mancato "di esaltare l'alto livello tecnico delle maestranze e la capacità inventiva degli artisti che trovarono la loro massima espressione nelle teste frontali di Arethosa o di Athena e nelle numerose immagini della quadriga al galoppo"
Allo scopo di evidenziare il probabile "nesso esistente fra il rinnovamento e la qualità dell'arte monetale isolana e il particolare momento politico attraversato dalla Sicilia negli ultimi decenni del V sec. a. C.", la studiosa cita l'esempio della spedizione di Ermocrate in Oriente quale evento favorente l'imitazione dei tipi monetali siracusani.
"La vittoria riportata dai Siracusani sugli Ateniesi nell'autunno del 413 a. C. fu seguita a Siracusa dalla coniazione celebrativa dei decadrammi di Cimone ed Euainetos. Subito dopo Ermocrate realizzò la più lontana spedizione navale fino a quel momento tentata da Greci, guidando venti navi siracusane e due di Selinunte (altre dieci navi furono inviate anche dai Thurini) in Asia Minore, in qualità di alleato di Sparta e della Persia contro Atene.
Fonti letterarie ed emissioni monetali documentano l'impegno militare profuso dai Sicelioti sulle coste occidentali e settentrionali dell'Asia Minore fra il 412 e il 409 a.C. Numerose monete, che ricopiano sia i modelli di Siracusa che quelli di altre città della Sicilia, rivelano la conoscenza diretta anche in Licia e in Cilicia, nella zona della Propontide e financo in alcune città del Ponto Eusino, dei capolavori monetali realizzati in occidente dai maestri firmanti."
In particolare,
"In Licia gli stateri e i terzi coniati con la leggenda Vekhssere e Zagaba presentano l'imitazione più fedele del capolavoro siracusano di Eukleidas con testa di Athena frontale. Il guerriero promachos degli stateri battuti in Licia dal dinasta Pericle ricorda il Leukaspis che caratterizza quattro diverse emissioni di dracme siracusane. In Cilicia, emessa forse dalla zecca di Tarso a nome del satrapo Farnabazo, famoso amico di Ermocrate, troviamo la copia più diretta, anche se ispirata da una sensibilità artistica meno raffinata rispetto a quella siciliana, dell'Arethosa frontale di Cimone.
Un tipo – questo dell'Arethosa – che anche se realizzato in due soli coni ha esercitato la sua influenza fin sui pesanti bronzi emessi dalla città di Olbia sul Mar Nero, sul finire del V sec. a. C."
Fonte: MARIA CACCAMO CALTABIANO - "IL PANSICILIANESIMO E L'ANNUNCIO DI UN'ERA NUOVA. SU ALCUNI TIPI MONETALI DI SIRACUSA ED ERICE DELL'EPOCA DEI MAESTRI FIRMANTI"
Alcuni riferimenti bibliografici presenti nel saggio:
M. CACCAMO CALTABIANO, I decadrammi di Euainetos e Kimon per una spedizione navale in Oriente, in «Studi per L. Breglia», suppl. BdN, IV, 1987, 119-137.
M. CACCAMO CALTABIANO, Tipi monetali siracusani in Asia Minore, in «Sicilia e Anatolia dalla preistoria all'età ellenistica, Atti V Riunione Scientifica della Scuola di Perfezionamento in Archeologia Classica dell'Università di Catania. Siracusa 1987», a cura di G. Rizza, Palermo 1996, 103-114; EAD., Monetazione e circolazione monetale, in «La Magna Grecia e l'Oriente Mediterraneo fino all'età classica. Atti XXXIX Convegno Internaz. di Studi sulla Magna Grecia, Taranto 1999», Taranto 2000, 291-328.
R. A. MOYSEY, The silver stater issues of Pharnabazos and Datames from the Mint of Tarsus in Cilicia, ANSMusNot, XXXI, 1986, 7-52; P. NASTER, Les statères ciliciens de Pharnabaze et de Datame à types communs, in «Kraay-Mørkholm Essays. Numismatic Studies in Memory of C. M. Kraay and O. Mørkholm», Leuven La Neuve 1989, 181-190.
Valeria