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  1. bizerba62

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/01/10 in tutte le aree

  1. ebbene si :lol: da regnofilo non ho resistito alla tentazione di possedere una moneta della mia città natale, era qualche tempo che seguivo le sporadiche apparizioni nelle aste pubbliche ma senza successo. Oltre al piacere di averla aggiunta ad una collezione nella quale si troverà come un pesce fuor d'acqua mi son divertito a catalogarla, e dovrebbe essere un grosso da 4 denari: le misure sono: peso 0,99 gr diam 19 mm Variante: R/croce greca sopra la torre di sinistra, mezzaluna coricata sopra la torre di destra g. 0,89; diametro 19,2 C.N.I. IV, 130 C.N.B. 21,1 ora non mi resta che attendere i vs preziosi pareri, in particolare riguardo alla conservazione Grazie a tutti coloro che interverranno Sergio
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  2. Approfitto per postare un secondo esemplare simile, ma con interessanti variazioni di legenda: Di questo millesimo (escluse ribattute) il Pagani cataloga ben 6 varianti minori, di cui una piuttosto rara con giglio tra stellette sul contorno. Quella da me linkata in foto risponde al Pagani 69 d, con il punto dopo REX e senza punto dopo la data. Interessante rilevare come la punteggiatura di questa tipologia consista in realtà in piccole ed eleganti losanghe. La piastra di Eracle è invece catalogata al Pagani 69 e, con punto dopo la data...anche se dovrebbe esserci un punto anche dopo REX che tra i riflessi della plastica non riesco a vedere. Interessanti in questo tipo sono lo scudo finalmente ovale come da decreto (lo era stato precedentemente solo sulle piastre del 1766-67), ma ancora incompleto a partizioni e la curiosa grafia "ibrida" per cui al diritto le U sono tutte scritte alla "latina" V, mentre al rovescio c'è una perfetta U. L'effigie al diritto è un capolavoro di Filippo Rega, massimo incisore di pietre dure in epoca neoclassica, allora a capo del gabinetto di incisione. Ho sempre creduto che la celebre variante con i "capelli mossi" del 1815 sia stata frutto di un tentativo di adattamento alla nuova piastra della vecchia effigie "all'eroica" del 1805: la capigliatura è quasi identica e anche l'espressione del sovrano e più simile a quella del 1805 che all'effigie successiva. Evidentemente il tipo "all'eroica" non si adattava altrettanto bene ad un tondello "spianato", senza "ruote di carro". Si scelse quindi l'effigie più solenne, pettinata e composta che compare sulla maggior parte delle piastre e mezze piastre del 1815-16. Del resto, l'effigie più austera e meno sbarazzina si adattava meglio ad un sovrano da poco divenuto "primo" della serie (quella delle Due Sicilie) e rimasto recentemente vedovo. Un sovrano che aveva abbondantemente superato gli "anta" e che, invece di andare in ritiro a San Leucio, ultimamente prediligeva scappatelle molto più sobrie e "monogame", anzi addirittura "morganatiche". Una caratteristica che mi è capitato di riscontrare di frequente su queste piastre è lo sgocciolamento di escrescenze di metallo, come al diritto dell'esemplare da me postato (su HIER). Personalmente è un difetto che alle volte riesce a piacermi, un "dripping" alla Jackson Pollock che ad esemplari ben conservati conferisce una particolare "freschezza", come se fossero appena stati "sfornati". Peccato invece per quel bordo deturpato al rovescio ore 11...
    1 punto
  3. Ciao. "Però, se viene scoperto, la confisca sarebbe pressoche automatica, non essendoci più l'ipotesi che è lo Stato che deve dimostrare la provenienza illegittima..." Beh, la materia è in continuo "divenire" ed è anche vero che questa inversione dell'onere della prova è tutt'altro che insolita nelle vicende giudiziarie che hanno ad oggetto i beni numismatici. Tuttavia, sarebbe sempre meglio operare un netto distinguo (quando ciò è possibile, evidentemente), fra beni numismatici e beni archeologici. C'è chi tende ad equipararli tout court e questo atteggiamento, oltre ad essere ontologicamente inesatto, è causa di quelle penalizzazioni di ordine probatorio che andiamo lamentando. La stranezza è che la costante associazione bene numismatico=bene archeologico è sostenuta, inspiegabilmente, anche da qualche collezionista............. chi è causa del suo mal........ Sul prospettato "condono archeologico", dalle poche informazioni che ho reperito sulla stampa, mi sono fatto l'idea che ci si proponga (tanto per cambiare) unicamente dii recuperare all'erario un pò di danaro, senza alcuna ulteriore finalità volta a regolare la materia. Quindi, se passasse il "condono", dal giorno successivo saremmo al punto di partenza. Dopodichè mi chiedo chi potrebbe essere interessato a "sanare" un'acquisizione illegittima alle seguenti condizioni: 1) autodenunciarsi; 2) pagare una somma di danaro; 3) perdere, contestualmente all'autodenuncia, la proprietà del bene "condonato" (che passerebbe subito allo Stato) e riceverne contestualmente la detenzione "qualificata" nella forma del deposito per un trentennio, forse anche prorogabile. Insomma, il collezionista che ha "sanato" diverrebbe il custode precario del bene numismatico dello Stato. Bella soddisfazione. Credo che neppure il più spregiudicato dei collezionisti aspirerebbe a sottoscrivere una "sanatoria" siffatta. Inoltre, mi sembra evidente che chi dovesse aderire, verrebbe con molta probabilità inserito nelle "liste dei papabili" per successive visite non proprio gradite nelle prime ore della mattina da parte di chi, a quel punto potrebbe avere il (legittimo?) sospetto che il collezionista possa essersi "dimenticato" di sanare qualche altro reperto. Saluti. Michele
    1 punto
  4. Aggiungo, qualora ti fosse sfuggito, che le due monete sono in argento. Come hanno detto tutti, poco valore commerciale ma elevato valore storico. La prima coniata appena due anni dopo l'unità d'Italia, la seconda precede di poco la guerra di Libia Anche io, se posso, ti consiglio di tenertele da conto :-)
    1 punto
  5. Sono due belle monete e anche se comuni e un po usurate, come dicono gli amici hanno tanto da raccontare, basta pensare che hanno visto le due guerre!! Comunque come ritrovamento non sono male affatto..chissà magari grazie a queste due belle monete ti avvicinerai anche tu al nostro bellissimo mondo chiamato numismtica ! :D Saluti Simone
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