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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/29/10 in tutte le aree

  1. Scusate in anticipo il post non proprio "moderato" ma scrivo a titolo del tutto personale. Invece di tentare seriamente di arrivare a una normativa che rispetti in modo decente gli interessi sia del pubblico e del privato, e che tenga conto delle condizioni ambientali assolutamente uniche in cui si trova l'Italia per quanto riguarda la storia e l'archeologia, per l'ennesima volta (pare sia la quinta) si propone una legge per far passare una sanatoria sul possesso illegittimo di beni culturali. A quanto pare la proposta è un po' meno estremista rispetto al tentativo precedente (la famosa -- o famigerata -- proposta Carlucci, secondo la quale con quattro soldi si sarebbe legalizzato il possesso di qualsiasi cosa, anche il cratere di Eufronio) ma la logica è sempre quella: fare cassa e chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato. Vorrei sapere con che faccia poi andremo a chiedere indietro "la roba" ai musei americani. E soprattutto, qualcuno mi sa spiegare perché in questo stramaledetto paese chi rispetta la legge è un fesso e deve essere sempre, immancabilmente, preso per il culo?
    2 punti
  2. si sonia, io infatti non guardo di per se il valore, ma guardo la storia che si nasconde dentro, quando trovo monete anche di valore nullo, e la conservo gli amici mi chiedono sempre cosa me ne faccio io dico sempre sapete tutta la storia che ha vissuto questa moneta oggi l'abbiamo trovata nel suo lungo percorso nascosto sotto terra o in mare. infatti non riuscivo a capire le monete che stampano e vendono alla zecca di stato senza una storia come potesse prendere valore, solo questo mi chiedevo
    1 punto
  3. cosa centra niko?, sono un ragazzo che il padre non gli ha fatto finire lgi studi per lavorare nella sua azienda, se non sono alla tua altezza in fatto di italiano puoi anche non scrivere qua nel mio post per aiutarmi.
    1 punto
  4. Ciao, in effetti le monete di Ferrara di grande modulo, per quanto spesso meno ricche di particolari o "presenza artistica" rispetto alle contemporanee emissioni romane, sono certamente monete di grande fascino per la loro rarità. La piastra di Clemente XI che ricordi fu postata da Picchio (assieme ad un testone dello stesso pontefice), in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/60689-clemente-xi/ Sul perchè ci fu un "buco" temporale nelle coniazioni di piastre a Ferrara non so darti una risposta precisa, solitamente sono le condizioni economiche specifiche del periodo a determinare la necessità o meno di coniare, probabile che la piazza ferrarese fosse già adeguatamente coperta di circolante locale o estero tanto da non necessitare di nuova moneta. Infatti se si osserva il susseguirsi delle coniazioni, quelle dei nominali in argento vengono del tutto sospese a partire da Clemente X (1670-1676), per riprendere solo con Clemente XI, probabile che nel periodo fosse necessario unicamente circolante minuto, in rame. Riguardo invece al periodo "di transizione" di fine XVI secolo, con la devoluzione del 1598, interessanti notizie, documenti e immagini sono riportati nel volume "MONETAZIONE PONTIFICIA E CIRCOLAZIONE A FERRARA TRA SIGNORIA E LEGAZIONE", edito dall'Accademia Italiana di Studi Numismatici a corollario della mostra tematica tenutasi al convegno di Vicenza nell'ottobre 2006. In quell'occasione furono anche esposti punzoni, coni e monete ferraresi del periodo di Paolo V (1605-1621). Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  5. Carissimi amici lamonetari, apro un'altra discussione su un argomento che al momento, a mio parere, non ha mai avuto risposta....e chissà se l'avrà..... Per la moneta in questione sono state spese molte parole relative alla zecca ed ai pezzi coniati, ma non ho mai trovato nulla di chiaramente definitivo (se esiste) Chiedo gentilmente se qualcuno riesce a dare spiegazioni sull'argomento, credo ineressanti per tutti e riporto dei riferimenti che ho trovato (sicuramente non esaustivi) La prima e ovvia domanda è se la zecca è Torino o Parigi...o..... entrambe? La seconda è relativa ai pezzi coniati: Varesi riporta, nella sua bellissima pubblicazione, ll Marengo nel mondo dal 1880 ai giorni nostri 7 e 8 edizione, un numero di pezzi coniati per l'an. 9 e 10 rispettivamente di 1492 e 2820 pezzi. I dati dovrebbero provenire da: ....Carboneri (Circolazione Monetaria e cartacea in Italia) il quale attribuisce al 1801 (an. 9) una battitura globale per Lire 29.840 (29840:20=1.492) e per il 1802 (an. 10) Lire 56.400 (quindi 2.820 pezzi).... Vari cataloghi/prezziari riportano rispettivamente 15.813 e 8.487 pezzi coniati questi si dovrebbero riferire a: In merito alle tirature altri cataloghi riportano cifre differenti, le cifre indicate si desumono dalla documentazione della zecca di Torino e sono state riportate da Traina su Cronaca Numismatica. (Riportato nelle note del Catalogo di Numismatica e Monete del sito) Inoltre ho trovato questa interessantissima discussione che non riesce (forse per mia ignoranza, a chiarire le mie due domande) e che sembra stanamente "troncata" proprio alla fine.... Rringrazio anticipatamente chi vorrà contribuire, se possibile, a spiegare le due zecche e 4 numeri relativi alle tirature così differenti tra loro Grazie Ciao a tutti M.
    1 punto
  6. Pazienza! Grazie lo stesso. :)
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  7. E' un tornese di Ferdinando I D'Aragona (1458-1494) coniato nella zecca di Napoli. ti rimando ad una vecchia discussione del forum in cui lo specialista del settore FEDAFA scriveva su di loro:
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  8. Questa mi giunge nuova, dove l'hai letta? A me risulta l'esatto contrario, i coreani vennero accolti con grandi onori, visto che si trattò di un risultato storico, ben più di quanto sarebbe successo oggi con una squadra dello stesso livello (in quegli anni le differenza tecniche tra squadre asiatiche o africane ed il reso del mondo era enormemente più grande di oggi. Il famoso Pak Doo Ik (che non era un dentista), autore del gol contro l'Italia, divenne una sorta di eroe nazionale e venne promosso a sergente, anche se preferì abbandonare la carriera militare. Piuttosto casi di minacce di regime, a volte sfociate pure in ripercussioni fisiche, si ebbero in altri casi, in particolar modo Zaire ed Haiti 1974. Ma qui parliamo di spedizioni che erano state appositamente preparate per dar lustro ai rispettivi regimi. Dopo la figuraccia subìta dagli zairesi contro la Jugoslavia (0-9) i giocatori vennero minacciati dalle guardie del dittatore Mobotu: se avessero subito più di 3 gol dal Brasile nell'ultima partita per loro sarebbe stata morte sicura. E' rimasta nella storia una (per noi) comica scena del finale di gara quando il difensore zairese Ilunga, durante una punizione si staccò dalla barriera prima del fischio dell'arbitro calciando via il pallone tra lo stupore e l'ilarità dei brasiliani che erano completamente fermi mentre stavano concordando le modalità di esecuzione. Da più parti viene descritta come la scena di peggior "ignoranza calcistica" vista in un mondiale, che fece aumentare ancora più l'immagine folcloristica di una nazionale africana assolutamente inadeguata per palcoscenici di quel livello. In realtà il difensore, in una intervista recente, ha descritto lo stato d'animo della squadra in quella partita: erano tutti terrorizzati dalla minacce ricevute, giocarono una partita letteralmente alla morte, impegnandosi non tanto per il risultato, quanto per salvare la pelle. Il difensore dichiarò che mentre il mondo rideva loro dietro, loro vivevano in una sorta di bolla, di mondo parallelo, preoccupati solo delle conseguenze fisiche di una loro disastrosa sconfitta, e così si spiega il suo blackout, non certo perchè non conoscesse le regole del gioco. Minacce similari ricevettero anche i giocatori di Haiti nello stesso torneo; la nazionale haitiana era giunta al mondiale anche grazie ad alcune partite "aggiustate" dal loro dittatore baby doc Duvalier, che non aveva lesinato mezzi per far fare bella figura alla sua squadra, e si aspettava risultati proporzionali. Rimanendo ad Haiti, va segnalata anche la triste fine di un giocatore sconosciuto ai più ma che ha segnato una delle pagine storiche più famose dei mondiali: Joe Gatjens, che giocò i mondiali del 1950 per gli Stati Uniti segnando lo storico gol che permise agli americani di battere gli allora maestri inglesi (in realtà maestri solo di supponenza). Gatjens era in realtà haitiano, e si era da poco trasferito negli USA per motivi di studio, e siccome giocava bene al pallone venne subito convocato nella nazionale USA, pur non avendo la cittadinanza. Dopo i mondiali rimase qualche tempo negli USA ma dopo pochi anni tornò in patria, dove però venne successivamente catturato e fatto sparire dalla famigerata polizia militare di papa doc Duvalier per il fatto che alcuni componenti della famiglia Gatjens avevano osteggiato la salita al potere del dittatore. I familiari fuggirono tuti all'estero mentre Joe rimase in patria, convinto che la propria estraneità a qualsiasi disputa politica lo tenesse al riparo da qualsiasi rischio, ma così purtroppo non fu.
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  9. a te non rispondo proprio, non ti conosco e né niente e non vedo perché ti permetti di dare delle opinioni e/o risposte al mio posto... e se io faccio accapponare la pelle tu mi stai facendo girare le p...e!!!!
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  10. Ciao Maregno Complimenti per il marengo già più raretto, Secondo me la foto molto ingrandita esaspera di più i diffetti/usura, la giudicherei al dritto sicuramente un buon BB, al rovescio più che usura ha qualche particolare un po più evanescente (Annunziata) dovuti al conio, mentre altri come la corona (dove si notano tutte le perline) è ben conservata. Io direi BB/qSPL, forse in mano qualcosa meglio al dritto. Saluti Oento
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  11. Il mio 3° ritrovamento fresco fresco di oggi direi proprio che è un bel colpo! Taglio: 10 cent Nazione: Finlandia Anno: 2002 Tiratura: 1.352.000 Condizioni: SPL Luogo: Bisceglie p.s.: ragazzi la ia esperienza in fatto di condizioni delle monete è piuttosto scarsa quindi, nel caso non foste daccordo con le mie valutazioni, vi pregherei di farmelo notare in modo da poter acquisire maggiori conoscenze in merito...grazie mille...
    1 punto
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