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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/09/10 in tutte le aree

  1. Quest’oggi apriamo una bella discussione sugli aurei Sesquiducati napoletani (un Ducato e mezzo) di Alfonso I d’Aragona (1442-1458), si tratta di una delle più belle monete medievali e presenta al dritto delle varianti molto significative riguardanti il drappo del cavallo e la posizione della spada, nonché la posizione della figura che può essere centrata o meno. Al di là dei tanti studi scritti sull'argomento o sulle tante varianti citate in altre opere riguardanti le monotone differenze di punteggiatura, desidero parlare con tutti voi sulle varianti di disegno del dritto e dello stemma al rovescio. Nelle immagini qui postate noterete al rovescio differenze nella predisposizione delle armi dello stemma, in alcuni casi mancano addirittura alcuni elementi nelle armi, questo dimostra che i conii venivano creati nella maggior parte dei casi senza l'utilizzo delle matrici e a mano libera, un vero patrimonio artistico numismatico lasciatoci dagli incisori napoletani dell’epoca. Invito tutti a partecipare e a postare le immagini dei loro archivi e a proteggere le immagini degli esemplari provenienti da collezioni private apponendo scritte simile a quelle da me apposte. Questo per una questione di sicurezza e per evitare ad alcuni buontemponi di fare i porci comodi loro su siti di aste on-line con le nostre immagini, se avete difficoltà o non sapete come fare a sovrapporre scritte alle immagini inviatemele via e-mail, provvederò io a sistemarle e apostarle a nome vostro. Il primo esemplare postato proviene dalla vendita Civitas Neapolis ed è in conservazione impeccabile, a mio parere il più bell’esemplare esistente (fondi lucenti e senza difetti). Avanti con i commenti, parliamo di monete medievali.
    1 punto
  2. buonasera, non sono esperto, ma somiglia a un soldino del doge Michele (Morosini?Steno?)le foto sono da ruotare. http://www.venetiancoins.com/id16.html
    1 punto
  3. Onde facilitare la lettura delle diverse componenti, dal momento che la moneta è di bassa conservazione e lo scanner distrugge ogni rilievo (vi assicuro che dal vivo è un'altra cosa), ho preparato una goffa rielaborazione grafica del rovescio, che possa aiutare ad individuare la M e a notare la legenda insolitamente completa: Sulla base delle preziose osservazioni del Rasile e sull'osservazione di numerosi altri esemplari, vorrei far notare altre caratteristiche singolari, che fanno pensare ad un'emissione "speciale" o con qualche caratteristica singolare. 1) Il gruppo di figure è insolitamente piccolo, ben proporzionato e ben inserito all'interno del cerchio lineare. Nella maggioranza degli esemplari il cappello cardinalizio e la tiara del vescovo strabordano nel giro e interrompono la legenda. Le figure nella maggioranza degli esemplari sono molto più grandi. Inoltre c'è un certo spazio libero alle spalle del vescovo, a figura eretta, mentre in altri esemplari risulta piegato e addossato al cerchio. 2) C'è qualcosa di indistinto ai piedi del sovrano, sotto il podio rialzato, che straborda sul cerchio lineare. Dapprima sembrava una seconda lettera che precedesse in nesso la M, dal momento che questa figura risulta addossata alla sigla sulla destra. Ma c'è anche a sinistra, quindi deduco che non abbia attinenza con la sigla. Mi è capitato di riscontrare su pochi altri esemplari la presenza di queste due forme irregolari. L'idea che mi sono fatto è che si tratti di fiordalisi capovolti, forse per significare che Ferrante voleva figuratamente calpestare il suo avversario Giovanni d'Angiò...avete qualche spunto in proposito? 3) La croce potenziata al diritto e priva del rigato interno, caratteristica inusuale benché ampiamente documentata. 4) La legenda al rovescio è insolitamente completa e non abbreviata, preceduta da croce e non spezzata dai copricapi dei due prelati. Mario Rasile rileva da subito questa caratteristica come molto difficile a riscontrarsi. Dei 120 esemplari censiti dal Corpus, soltanto 12 presentano QVIA e CERTAVIT per esteso, e soltanto alcune di queste legende non sono spezzate. Anche i grafemi SICILIE e IERS al diritto sono piuttosto insoliti...
    1 punto
  4. Salve a tutti in riferimento alla mia domanda rivolta a voi tutti riguardo le nuove varianti riscontrate su alcuni denari enriciani dalla Dott. ssa Cicali vorrei fare alcune precisazioni. Rileggendo attentamente lo splendido volume MIR sulla Toscana di Alessio Montagano ho riscontrato che le stesse sono state incluse dall'Autore tra le emissioni tarde post 1181 della catalogazione ( n.111 ). Qundi , ove ve ne fosse, ogni dubbio è risolto . Rimarebbe solamente da domandare come mai solamente due siti oggetto di scavo ( Rocca S. Silvestro e Poggibonsi ) hanno restituito tali esemplari. Non escludo che , constatato la sempre maggiore attenzione degli addetti ai lavori all'Archeologia medievale , si possano scoprire in tempi brevi nuove informazioni oggettive su questa monetazione lucchese. Ciao
    1 punto
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