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  1. rcamil

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/14/10 in tutte le aree

  1. Se ne parlava proprio ieri con un amico di questa moneta, di cui acquistai un esemplare non eccelso per una quarantina d'euro diversi anni orsono, questa la foto (il diritto non è perfettamente a fuoco): Personalmente lo ritengo un R2, che come dici tu non capita spesso in asta. Ora, 450 euro per un esemplare nemmeno BB mi sembrano comunque esagerati, ma forse lo sono anche (al ribasso) i 50 euro di partenza per l'esemplare all'asta Crippa :rolleyes:, foto seguente: Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  2. Ho fatto una piccola aggiunta Annuario Numismatico Rinaldi (1946-1950) Le monete del regno di Vittorio Emanuele III - Alfio Rinaldi - 1947 Monete sconosciute di Vittorio Emanuele III - 1949
    1 punto
  3. Beh, l'effigie di un re, tranne forse VEII, sarebbe storicamente, oltre che politicamente, sbagliata. I 150 anni dell'Italia unita sono ormai divisi quasi alla pari tra Regno e Repubblica, e se può avere un senso ricordare VEII come uno degli artefici dell'unità, non ne ha nessuno accomunare nel ricordo i suoi eredi, non più di quanto ne abbia, nell'occasione, ricordare Einaudi come primo Presidente della Repubblica. Detto questo, non posso comunque che fare i complimenti a Frizio per l'ottima realizzazione sia della moneta coi tre re che di quella col nodo Savoia, ma devo dire che continuo a preferire la prima, quella più "minimalista" per usare le parole di Tm_NPZ ;) petronius :) P.S.: perchè non apriamo un vero e proprio sondaggio, chiedendo agli utenti quale tra le quattro monete preferiscono? credo avrebbe più riscontri di questa discussione che, come avviene sempre, di sicuro molti leggono senza intervenire. Col sondaggio sarebbe più semplice, un voto non si nega a nessuno :D Anche a me l'idea del sondaggio sembra ottima.
    1 punto
  4. Credo possa essere la SECVRITAS PVBLICA : M ANTONINVS- AVG TR P XXVII SECVRITAS PVBLICA IMP VI COS III prova a controllare questa RIC 1083, C 584
    1 punto
  5. I CALCIDESI NEL MEDITERRANEO E L'ALBA DELL'OCCIDENTE. Ceramica euboica, frammento del IX/VIII secolo: marinai/rematori. PITHEKOUSSAI (Isola d'Ischia) ovvero... DALLA STADERA (Bilancia) ALLO STATERE (peso monetato) Nel corso degli scavi condotti da Giorgio Buchner nell'Isola d'Ischia, specificamente a Lacco Ameno sul sito dell'insediamento Calcidese, sono stati rinvenuti a ridosso dei resti di antiche edificazioni: schegge e frammenti di ferro vicino ai resti di una fucina. Sono stati ancora trovati due grandi pezzi piatti e lisci di fonolite molto dura, che potevano essere usati come incudini. Se ne deduce quindi che, a Pithekussai nel corso dell'VIII sec. a.C., era in corso - in modo intensivo - la lavorazione dei metalli. E' probabile che il minerale ferroso fosse imbarcato direttamente nell'isola d'Elba senza ricorrere alla prelatrazione da parte della mano d'opera locale, controllata dagli Etruschi. L'Elba era in antico detta la fumosa proprio in virtù dei fuochi sempre accesi nelle fucine e che producevano molte emissioni. La caligine era imperante. Una volta ad Ischia...tali minerali grezzi imbarcati dai Calcidesi venivano lavorati in loco per estrarre il metallo, separandolo da terra e roccia. La funzione era quella di aumentare le quantità di ferro trasportabile...separandolo da ogni residuo che avrebbe ingombrato ed appesantito inutilmente le stive. Peraltro, a Pithekoussai, non solo del ferro è stato trovato, ma anche il bronzo (pure un piccolo lingotto), scorie vetrose a gocce, piastrine d'osso, ambra, resti di fibule sempre in bronzo. In tale contesto di scavo è emerso un reperto che è da considerare il più importante, all pari con le anforette di Nestore e Del Naufragio...sopra citate e descritte. Questo impotantissimo "pezzo" è un dischetto di piombo incastonato in un anello di bronzo, dal peso di 8,79 grammi: straordinariamente vicino al peso dello statere euboico-attico di 8,72 grammi. Si era immaginato, prima di simile scoperta, che un tale standard non fosse pevenuto all'occidente prima del V sec. a.C...quando le città Siceliote (cioè dove era prevalente l'etnia greca) iniziarono a coniare le piccole monete d'argento di circa 0,87 grammi, tante volte oggetto di questa discussione: le litrae. Queste erano pari,quindi, ad un decimo del suddetto statere euboico- attico: 0,87 contro 8,70. Dalla Sicila tale litra passò in Etruria dove costituì uno dei quattro standard in cui si coniava l'argento. Sia in Sicilia che in Etruria la litra era quindici volte più pesante dell'unità usata per le monete d'oro: 0,058 grammi. Si è pertanto ritenuto con probabile certezza che il disco di piombo e bronzo rinvenuto a Lacco Ameno fosse un peso in uso, almeno, nel periodo più basso attibuibile ai frammenti ceramici trovati nello stesso contesto. Tali frammenti variavano dall'ultimo quarto dell'VIII al primo quarto del VII secolo. Se ne ricava che lo stadard dello statere euboico fosse in uso in Occidente almeno due (se non tre) secoli prima delle precedenti datazioni sino ad oggi ipotizzate: primo quarto del V sec. a.C.. E questo è sorprendente. Con tutta probabilità tale affascinante e sorprendente oggetto era un peso premonetale usato per determinare delle quantità di metalli preziosi o altri oggetti finiti. In pratica per stabilirne il valore. Diventa così una possibilità concreta che nell'Emporion Calcidese vi fossero anche botteghe di orefici, in ossequio a quanto raccontato da Strabone sulla esistenza di chruseia (atelier di orafi) che garantivano, con la loro attività produttiva-commerciale, la prosperità degli Eubei. Quanto precede, oltre ad evidenziare oltremodo l'importanza dei navarchi Calcidesi a Pithekoussai: primo Emporion dell'occidente greco (nota 1), ci riporta da dove ravamo partiti qualche pagina prima...e cioè dalla coniazione della litra d'argento in Sicilia. Ci si era in quelle pagine interrogati se la litra (mediamente di 0,87 grammi) fosse stata coniata in ambiente Calcidese o meno...e specificamente se la litra di Aitna (la Katane conquistata dai Dinomenidi di Siracusa) fosse la prima di quella città...quindi da ricollegare in qualche modo all'ambiente Siracusano che occupava Katane...sotto il nome di Aitna. Nel prosieguo della discussione analizzeremo tale problematica, in quanto madre dell'excursus sin qui seguito al fine di illustrare la contrapposizione delle due stirpi e delle due società nel mondo greco: quella Ionica-calcidese e quella Dorica-siracusana...prendendo l'incipit dalle rispettive coniazioni...nell'ottica degli stanziamenti geopolitici e dei rispettivi rapporti di forza. Piakos Di primato...in primato. (Nota 1) Se Pithekoussai, allo stato delle attuali conoscenze, è considerata la prima base stabile in occidente appartenete al mondo greco, possiamo ricordare che greco non fu il primo spazio urbanamente organizzato, edificato e sviluppatosi in occidente. La prima città della storia occidentale (geografcamente) fu infatti Cadiz (l'odierna Cadice) in fenicio Gdr (Gadir, fortezza, con la stessa etimologia di Agadir in Marocco). Di fondazione fenicia...situata oltre le colonne d'Ercole e che risalirebbe all' XI sec. a. C. Sulla sua spiaggia era stato edificato un tempio a Melquart (l'Ercole fenicio)...dove ardeva sempre il fuoco in grandi braceri, anche per segnalare l'approdo in ambiente notturno. Infinite suggestioni si aprono alla mente...ma per il momento ci consentiamo solamente di rimanere nei ranghi, del filo d'Arianna, della nostra discussione... L'odierna Cadiz, sul sito della fenicia Gdr.
    1 punto
  6. Una splendida moneta, il "prototipo" del triplice paolo di Paolo III, che sarà poi noto come testone...:rolleyes: Sicuramente un nominale inusuale per il periodo, dove c'era la predilezione per i nominali di minore taglio... Tra l'altro non è l'unica rarità in questa asta, anche questo giulio di Giulio III per Perugia non è per niente comune...;) Ciao, RCAMIL.
    1 punto
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