Non voglio peccare di vittimismo o di campanilismo alcuno,ma,ahimè,giorno dopo giorno sto constatando che la situazione qui è davvero insopportabile. Avete ragione,tutto il mondo è paese e ovunque si incontrano persone poco educate. Ma quella che al nord è una eccezione qui da noi è la normalità..chi si comporta in un modo educato e decoroso è soltanto un imbecille..Questa "deformazione" l'ho appurata avendo vissuto 2 anni a Vicenza,dove mi sono dovuto trasferire a causa del lavoro di mio padre(aeronautica).
La mentalità qui è davvero molto ma molto arretrata,nei piccoli comuni come nelle città.
Per non uscire OT e siccome in questa sezione si parla di Regno, vi propongo alcuni autori del periodo che meglio di chiunque altro testimoniano come questa forma mentis del Mezzogiorno italiano affondi le proprie radici proprio negli anni immediatamente precedenti all'Unità d'Italia e nei primi anni del Regno. Questi autori sono Carlo Pisacane e Rosolino Pilo,
Occorrerebbe poi esaminare le discutibilissime scelte in materia economica e finanziaria prese dalla Destra storica e dal successivo governo di sinistra con lo scopo di rafforzare le industrie del Nord-Italia,condannando così noi meridionali a essere esclusivamente un facile mercato per le imprese del Nord nonchè un vasto serbatoio di materie prime e forza produttiva,nonchè una terra destinata esclusivamente al lavoro agricolo e a quella pratica,quella del latifondo,le cui conseguenze sociali ed economiche possono ancora essere riscontrate nella popolazione(mio nonno compreso :rolleyes: )
Insomma,se non riesco a fare un acquisto in mercatino, è solo colpa del re baffone e del suo governo di liberali moderati che in 5 anni ha segnato il destino del meridione e dell'intero Paese <_<
PS
scusate la divagazione,ma siete gli unici "nordici" con i quali possa avere un contatto oltre ad essere persone squisite e cortesi.