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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/10/10 in tutte le aree

  1. Sto iniziando pian piano a riportare le informazioni sparpagliate in questa discussione sul catalogo online: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-LUN Data la mia ignoranza su questa zecca, il lavoro che mi appresto a fare è piú che altro da amanuense e quindi vi chiedo di supportarmi segnalando le castronerie che sicuramente farò ;) numa_numa, posso usare l'immagine del tuo pezzo per il catalogo? Edit: dimenticavo, se qualcuno vuole intervenire direttamente sul catalogo non ha che da dirmi il suo nome utente ;)
    1 punto
  2. Concordo pienamente con te: dopo il plebiscito la Toscana venne annessa al Regno di Sardegna e l'autorità emittente delle monete coniate a Firenze non può che essere quest'ultimo (non so comunque con quale decreto venne autorizzata l'emissione del 1861). I coni rimangono comunque li stessi perche era inutile approntarne di nuovi con l'unificazione dell'Italia alle porte. Tuttavia mi sorge una domanda: perchè coniare monete con millesimo 1861 del tipo Re Eletto (che peraltro sono molto rare e non se ne conosce la tiratura) quando già esistevano le monete del Regno di Sardegna? Saluti.
    1 punto
  3. Ma il problema è proprio questo: dopo la promulgazione del risultato del plebiscito e la dichiarazione ufficiale di annessione al Regno di Sardegna il 15 marzo 1860, l'autorità emittente delle monete non poteva essere più il Governo Provvisorio di Toscana per il semplice motivo che evidentemente non esisteva più nessun Governo Provvisorio. Io credo che da questo momento in poi, nonostante la dicitura RE ELETTO, le monete siano da ritenere a tutti gli effetti monete del Regno di Sardegna. Certo, la Toscana continuò a godere per un certo periodo di ampia autonomia, ma era comunque diventata una provincia del Regno di Sardegna. Sarebbe interessante sapere quale funzionario firmò le ordinanze di emissione delle monete coniate dopo i l15 marzo 1860 e di quale ufficio, istituto o ministero faceva parte. Cordialità, Teofrasto
    1 punto
  4. Complimenti per l'acquisto ! Davvero un ottimo esemplare soprattutto per il rovescio con il volto della madonna, difficile trovarne in questa conservazione. Mi piacerebbe vedere un'immagine più definita del diritto, per leggere meglio la legenda e capire se la doppia "O" che sembra vedersi sia frutto di un salto di conio, che ben si può immaginare come fossero facili a verificarsi per un tondello così piccolo da coniarsi a martello, o meno. La legenda più simile al diritto è quella del tipo Muntoni 157 var. II, con legenda al diritto (d) VRB ° VIII - PON ° M °, ma qui non vedo la "N" forse vittima di una schiacciatura. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  5. Ciao! Hai doppie Euro? Ho qualche moneta in Euro che potrebbe interessarti e cerco solo Euro in cambio.
    1 punto
  6. sono interessato a scambi! ne parliamo via mail.. [email protected] ciao e grazie
    1 punto
  7. Ciao, condivido che si tratti di una bellissima tipologia, con il rovescio che rimanda ai fiorini di camera in oro di quel periodo, ed anche di una emissione rara; però ha passato "brutte avventure" ed il suo valore collezionistico ne risente in maniera drastica :rolleyes:. Condivido altresì l'opinione di sadomenico, meglio che rimanga così com'è, per quello che ha da raccontare oltre la numismatica stretta, magari le vicende quotidiane del primo proprietario che l'ha perduta per la rottura del lembo di tondello che tratteneva il cordino per portarla appesa, ed un secondo che l'ha trovata e di nuovo forata allo stesso scopo...:rolleyes: Una moneta simile, ma in conservazione più che buona (classificata BB+) è passata all'asta 38 di Nomisma (2009), stimata 500 Euro è stata aggiudicata a 650 Euro + diritti. Queste le immagini: Probabilmente giocare sull'esposizione in modo da avere una foto più chiara, e poi sulle luci per un'illuminazione più omogenea. Questo del tutto "a vista", per le foto serie sono all'inizio anche io...;) Ciao, RCAMIL.
    1 punto
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