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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/10 in tutte le aree

  1. :) Allora... vediamo un po'!? Per definizione tecnica, accertata nel tempo, la Numismatica per appassionati e collezionisti non è mai stata un investimento ed ancora oggi non lo è. Sempre per definizione l'Investimento finanziario deve possedere alcuni requisiti che la suddetta Numismatica non possiede, alcune a caso: - mercato vasto; - facile e abbastanza rapida liquidabilità dell'asset senza remissione consistente, (a meno di crolli del mercato o di crisi finanziarie); - remunerazione del capitale; - acquisizione di valore aggiunto... - facilità operativa... e ci fermiamo perchè non stiamo facendo un esame di economia politica. Diversa è la possibilità di speculare o di fare affari...(più o meno casualmente)...o, più semplcemente, di guadagnare la jornatella. Queste ultime sono prerogative del commercio o dell'affarismo di vario cabotaggio: dal trafficante...al professionista...al grande commerciante. La numismatica invece: - è una branca della Storia e dell'Arte...nonchè della glittica e della Storia dell'arte. Riveste inoltre carattere documentale; - è una grande passione...che comanda ai cuori e che contribuisce ad elevare la sensibilità, la cultura, l'estetica e il benessere emozionale di chi la pratica e si potrebbe dire... tanto altro ancora; - dal punto di vista strettamente economico può essere considerata una diversificazione del capitale...per chi ne ha da spendere...o, più semplicemente, un salvadanaio che, nel porgresso del tempo, restituisce una certa rivalutazione. Il fatto di vendere bene è una variabile...legata a circostanze di tempo, luogo e soggetti operativi...vedi le Aste. I prezzi e le quotazioni non possono mai definirsi consolidati nel tempo...e quindi il paercheggio di capitale riveste carattere aleatorio. Ciò anche per la ridotta dimensione del mercato...che è e resta più che mai...di nicchia. Sempre per essere corretti tecnicamente: il dire dell'autore della discussione credo che confonda: - la trasformazione del collezionista in accorto trafficante, perchè se non si traffica non si mette a frutto l'accortezza specifica raggiunta e maturata (tanto di cappello!); - con l'investimento che, come sopra detto e normalmente, non ha bisogno di trasformare la singola persona in professionista, trafficante o...come a volte accade...in commerciante. Esemplifichiamo: Tizio ama le monete: le studia, le colleziona o le raccoglie e le conserva. Tizio investe: comprando titoli, immobili da affittare o da rivendere...terreni...obbligazioni...opzioni...oro al grammo....oppure diventando socio. Ci fermiamo qui sempre perchè non è questo un esame di economia politica. :D Se Tizio vuole lucrare con le monete...deve studiare il mercato numismatico quasi nell' interezza (deve avere il tempo di farlo) deve anche acquisire una competenza specifica...cioè deve andare a bottega...in qualche modo...o deve rubare il mestiere a qualcuno. In tal modo Tizio (sempre tanto di cappello...) deve comprare non ciò che lo appassiona...ma ciò che è conveniente...altrimenti se compra l'uno e l'altro fa solo media di carico dei costi della propria passione...come facciamo un po' tutti...quando va bene. Sinceramente tale attività...non è un'investimento...ma è una attività prettamente commerciale...che richiede il tempo e la possibilità di essere prima acquisitia e poi svolta con successo e con continuità. Sicuramente non è collezionismo...non è studio documentale...non è numismatica sistematica. L'investimento...semmai, sarà quello che Tizio farà con i proventi di tale commercio...che è pienamente legittimato a condurre, nuovamente tanto di cappello...ma aprendo una partita iva e soggiacendo alle regole preposte alle varie attività commerciali. ;) Ok? Mettiamoci un punto...non per comando, ma non confondere le idee...all'utenza (anche occasionale) che ci legge e che potrebbe semplicisticamente confondere il Collezionismo per un' investimento. Ho detto quello che c'era da dire per definizione e scienza...oltre che per prassi quotidiana. Un saluto a tutti. :)
    4 punti
  2. Salute a tutti , :D gli imperativi economici erano i più bravi, :) gli uomini non si intrecciavano tanto quanto esse, in questi tempi <_< <_<
    1 punto
  3. Ho aggiunto una nuova rivista: Miscellanea Numismatica (Napoli 1920-1922) Gettoni contemporanei di necessità, M.Cagiati, 1921 n.6 Le più belle del mondo - Desiderii e riflessioni sulle attuali monete italiane, A.Magnaguti, 1922 n.3 Osservazioni sulla moneta da 50 centesimi di nichelio, N.Borrelli, 1921 n.7-8 p.113 Rilievi tipologici intorno alla nuova moneta da una lira, N.Borrelli, 1922 n.3 Spigolature numismatiche - FERT, L.Gioppi, 1922 n.10-11-12 Tra medaglie e monete, N.Borrelli, 1922 n.7 Una medaglia per la pace, N.Borrelli, 1922 n.10-11-12 Solito Link Saluti a tutti
    1 punto
  4. Difficilissimo dare qualsivoglia risposta certa sulla questione...:rolleyes: Stavo osservando il Serafini, di questi sampietrini 1796 ne elenca 24, solo in due casi cita "cifra appena accennata" o "cifra appena visibile", in riferimento alle iniziali TM. Mai riporta che ne sono privi. In entrambi i casi è riportato che si tratti di monete con conservazione OTTIMA, per cui posso presumere che una moneta simile con una conservazione inferiore possa tranquillamente essere catalogata come priva di iniziali, solo perchè male impresse (vedi foto che ho postato ieri) e quindi cancellate dall'usura. Ciao, RCAMIL.
    1 punto
  5. Si tratta di una moneta da 1/4 di cent, coniata per gli Stabilimenti degli Stretti (Straits Settlements) l'attuale Singapore. La legenda riporta regina Vittoria, nonostante fosse già stata proclamata imperatrice. L'anno è il 1884, giusto?
    1 punto
  6. LA tua moneta proviene da qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Insediamenti_dello_Stretto ;)
    1 punto
  7. Ciao, concordo con te che si tratti di una moneta dalla bellissima iconografia, poi ripresa anche da Urbano VIII per diversi nominali. Avendo anche io una moneta simile l'ho catalogata come Muntoni 14....:rolleyes:: A parte il "GREGORIV", sul tuo esemplare si nota una doppia T in "PONT" che probabilmente è frutto di un salto di conio, anche se non ne vedo altre tracce sul tondello... Quanto al nome del pontefice, a dire il vero non ho mai visto monete con GREGORI, se si esclude quella nelle tavole del Muntoni (dove non è detto che diritto e rovescio appartengano allo stesso esemplare...) al contrario è abbastanza comune la tipologia con GREGORIV... Ciao, RCAMIL.
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  8. Ti confermo e un sesino di piacenza per Antonio Farnese 1727 -1731 l ultimo farnese di parma e piacenza e rara come moneta , anche in quello stato fai meglio le foto che sono sfocate ciao
    1 punto
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