Ho già parlato ampiamente delle cause, che condussero all'iperinflazione, quindi non vorrei dilungarmi, ma soltanto riepilogarne le fasi salienti. Esendo soltanto una sintesi, prendetela come spunto di riflessione, non esaustivo ma, per approfondire, è meglio leggere le altre discussioni, presenti in area Euro.
1. Commercianti e piccole imprese avevano la possibilità di aumentare rapidamente i prezzi.
2. La moneta forte è stata ampiamente sopravvalutata, aumentando le importazioni dall'estero (extra-euro).
3. L'aumento di domanda, nei paesi di origine delle importazioni, ha causato un aumento di prezzi anche altrove.
4. Tali aumenti, comunque, non sono stati sufficienti a rendere più competitive le merci di Eurolandia ed hanno avuto, come effetto, quello di "importare inflazione".
5. Tassi di interesse troppo bassi, anzichè contenere l'inflazione, hanno comportato il proliferare di società finanziare, che offrivano prestiti e rateizzazioni a costi limitatissimi, con conseguente aumento smisurato delle vendite al dettaglio.
6. La rateizzazione ha limitato l'effetto psicologico degli aumenti e permesso di incrementare, comunque, i consumi, aumentando la disponibilità di liquidità.
7. le grandi imprese hanno avuto il tempo di adeguare i propri prezzi di vendita e i commericanti hanno potutu sfruttare la maggiore liquidità, per incrementare, ulteriormente, i prezzi.
E' evidente, quindi, come la spregiudicatezza dei singoli operatori commerciali e finanziari abbiano giocato un ruolo determinate, d'altronde le reazioni dei singoli sono sempre più efficaci delle attività delle istituzioni, in quanto più rapide.
Le responsabilità maggiori, comunque, vanno addossate alle istituzioni politiche nazionali ed europee, che hanno difettato di mancanza di adozione di misure preventive; mancanza di controlli; mancanza di interventi successivi. Il sostanziale menefreghismo (ma sarà, veramente, solo disinteresse...??) e l'azione politico-economica, volta a rafforzare il peso ed il prestigio della moneta unica hanno causato i danni, che sono sotto gli occhi di tutti. Un intervento volto al contenimento dei costi sarebbe stato , probabilmente, bollato come statalista da chi aveva tutto l'interesse al verificarsi di tale situazione (perchè, ovviamente, c'è chi ne ha tratto profitto, eccome). Eppure, soltanto nel 1999 (proprio l'anno di nascita dell'UEM) il governo era intervenuto, con manovre contenitive dell'inflazione, ad esempio, bloccando i premi delle polizze assicurative, ma guardandosi bene dall'agire nei confronti delle banche. Sostanzialmente, come accade nei momenti di difficoltà, si cerca un unico "nemico", cui addossare le colpe, evitando di colpire "qualcuno"....