Le monete di Knidos non sono particolarmente rare, eppure, presentano nelle aste sempre stime consistenti ed aggiudicazioni oltre la stima.
Da una parte siamo in presenza di una quotazione effettuata dalle case d'asta, che potremmo definire consolidata, per altro verso...tali monete vengono quasi sempre aggiudicate, quindi sembrerebbe che gli acquirenti abbiano ormai accettato quei prezzi.
Indubbiamente è un sito storicamente importante e la sue coniazioni sono di indubbio fascino.
Evidenzio tuttavia che Knido è una fondazione dorica...che faceva parte dell'esapoli dorica della bassa Anatolia: Alicarnasso, Cos, Knidos, Ialisos , Lindos e Kamiros (queste ultime tre erano le più importanti città dell'isola di Rodi, prima che venisse fondata la città omonima).
L'Esapoli controllava le rotte della parte bassa della penisola anatolica...là dove egeo e mediterraneo confondono le loro acque...e dove la costa che scende dal bosforo verso sud ovest, piega repentimamente verso est.
Le sei Città avevano giurato reciproca assistenza ad Apollo, il cui santuario era situato presso il Capo Triopio, a due passi dall'ultima Cnido...che precedentemente era situata in prossimità dell'odierna città di Datca...più ad est. E' vero che gli Cnidi erano devoti ad Afrodite...tanto da commissionare a Prassitele la famosissima statua della Dea...che pare fosse giudicata la più bella dell'antichità. Ma è indubitabile che lo fossero anche ad Apollo...atteso il giuramento dell'esapoli a questo Dio.
Sommessamente ritengo plausibile che, nelle immagini raffigurate sulle monete cnidie, non è da escludere che entrambe le divinità siano atate raffigurate e che...spesso non è possibile determinare quale delle due sia stata effigiata in ogni moneta.
Evidenzio, tuttavia, che Knidos non faceva parte di quel mondo ionico da me su richiamato in due risposte sufficientemente articolate. Lo stile delle figure femmnili di Knido è infatti plastico rispetto al canone ionico...più che arcaico: è arcaizzante. In qualche modo tende a conservare quel profilo arcaizzante nell'arco di quasi un secolo (il V a. C.), senza dare ingresso al coevo stile classico. Il mondo dorico era, nella sostanza, conservatore ed oligarchico.
Il profilo Imerese ipotizzato come Apollo raffrontato da Medusa è invece tipico del canone tardo arcaico...fine del VI...inizi del V secc. a. C. ed evidenzia un sapore stilistico leggermente più "fresco"...più espressivo, sicuramente ha un sapore più virile, a prescindere dalla resa estetica dell'immagine.
Nulla si può ovviamente dire di definitivo circa il sesso di quell'immagine: questa discussione è prolifica e interessante anche grazie ai contributi degli amici Lamonetiani che postano le loro impressioni e/o i risultati della loro utile ricerca che possono contribuire a identificare al meglio gli oggetti visibili in questa discussione.