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I contenuti con la più alta reputazione dal 12/25/24 in tutte le aree
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Anno numismaticamente intenso, anche nel 2024 ho inalato la mia consueta e cospicua dose di libri monetosi, ma la novità è stata il ritorno all'acquisto di monete dopo tanti anni che mi ero concentrato solo sul settore bibliografico con lo sporadico innesto di qualche medaglia papale... Galeotto è stato il mio crescente e appassionato interesse per la storia economica e monetaria Indoceanica, a forza di leggere libri sul tema mi è venuta una gran voglia di acchiappare pure qualche esemplare di quelle monete che mi suggestionano di immagini avventurose ed esotiche la mia mente nummo-viaggiatrice e crononauta, quindi propongo un po' di immagini degli acquisti più significativi in tal senso con l'aggiunta, inevitabile, di qualche libro: Per cominciare il primo tipo di rupia emesso in India, negli anni 1538-45 dal sultano Sher Sha Suri, moneta diventata poi lo standard di riferimento dell'India Moghul e poi britannica; la prima rupia angloindiana della serie uniforme (cioè a peso e intrinseco standard per tutta l'india), emessa dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali nel 1835; il famoso Leeuwendaalder o tallero del leone olandese, emesso ad Utrecht nel 1649; un ancora più famoso pezzo da otto reales, di zecca peruviana, Lima, emesso nel 1798 e circolato in Cina come testimoniano i cosiddetti chopmarks, segni dei mercanti cinesi, impressi su entrambe le facce, infine non poteva mancare un libro, un librettino in questo caso, restando in tema indoceanico, il catalogo delle monete veneziane conservate nel museo di Madras, interessantissimo e piuttosto complicato a reperirsi, con una preziosa introduzione storica sulla diffusione, circolazione e uso dei ducati e zecchini veneziani in India...18 punti
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Ve lo scrivo bello grosso,sperando che così capiate! Se non si legge di Numismatica si è solo raccoglitori di monete ed in poco tempo si finisce per smettere di raccogliere monete. Se si legge di Numismatica ci si appassiona, s'impara a studiare le monete perchè le si vede sotto molteplici aspetti . La crisi numismatica ,qualora vi fosse, deriva o deriverebbe proprio dal fatto che non si legge di Numismatica. Comunque bisogna leggere:leggete gli argomenti che vi appassionano,anche se non sono di Numismatica ,perchè leggere vi apre la mente. odjob14 punti
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Oggi vi voglio presentare il mio ultimissimo acquisto: Cn. Cornelius Lentulus (88 bTesa.C) Zecca di Roma; denario AG; gr 3.92; Crawford 345/1 D\ Busto elmato di Marte a destra con lancia e spada sulle spalle R\ Vittoria su biga andante a destra che tiene le redini in una mano e una corona nell'aaltra; CN·LENTVL in esergo Sono tornato al mio "primo amore" numismatico: i denari d'argento della Roma Repubblicana! ...e no, non sono impazzito a tal punto da perdere di vista la sezione in cui ho postato la moneta! Sono nella sezione imperiale per un motivo: la provenienza del pezzo ovvero dal ripostiglio di Helmingham, nei pressi della cittadina di Stowmarket nel Suffolk. Il 9 settembre del 2019, in uscita con il suo metal detector in un terrego di Helmingham Hall, laddove è noto che nelle vicinanze passava una strada romana che passava per Camulodunum, George Ridgway si imbatte in una serie di fibule romane del I secolo e in un denario di Giulio Cesare. Compreso che una ricerca in quel terreno poteva dare frutti interessanti, con il permesso del proprietario, Ridgway inizia a compiere una ricerca sistematica imbattendosi nel giro di pochissimo tempo in un impressionante ritrovamento di oltre 200 monete in uno spazio ristretto di poco più di 1 metro quadro: diventa subito lampante che si tratta di un ripostiglio, e pure di una certa entità! Avvisate le autorità, viene repentinamente condotta una indagine archeologica con tanto di scavo nell'immediato periodo della scoperta. Successivamente nel 2020 e nel 2021 George si reca nuovamente nella zone e con questi successivi sopralluoghi trova ancora altre monete appartenenti al medesimo deposito. Tutto il materiale viene trasmesso al British Museum per uno studio e una catalogazione sistematica, al termine della quale, dopo aver trattenuto alcuni esemplari destinati al British Museum e ai musei di Colchester e Ipswich, il 18 settembre 2024 i proprietari del ripostiglio (Ridgway e il fattore del terreno) affidano la parte rimanete del ripostigflio alla casa d'aste Noonans e la vendita frutta il doppio della stima prevista: £ 132.865. Ma com'era composto e quando è stato occultato il prezioso gruzzolo? Si tratta di un deposito chiuso durante il regno dell'imperatore Claudio, dopo il 47 d.C. quindi in periodo imperiale quando le legioni del sovrano avevano ormai consolidato l'invasione e la conquista della Britannia con la capitolazione di Camulodunum (Colchester) 28 miglia circa più a sud rispetto il luogo del ritrovamento. La composizione del deposito è molto interessante e comprende sia monete d'oro che d'argento, celtiche, repubblicane, della Numidia e imperiali. Questo il computo definitivo dopo i successivi addenda: Con le monete è stato rinvenuto anche parte del vaso in ceramica grigia (un vassoio o una brocca) per un totale di 35 frammenti per poco più di 70 grammi. Di seguito alcune belle immagini tratte dal PAS delle monete componenti il ripostiglio: La numerazione delle monete corrisponde alla numerazione della catalogazione fatta del ripostglio da parte del BM. Il denaro entrato nella mia collezione appartiene al numero di catalogo 228, al momento ignoro quanti esemplari fossero presenti per questa tipologia, ho fatto richiesta del report al BM e attendo che me lo inviino. Alla fine, la scelta di inserire questo pezzo nella sezione imperiali, trova fondamento sostanzialmente nella data di occultamento del deposito che rientra a pieno titolo nel periodo imperiale e testimonia come, durante il I secolo ancora fossero utilizzate (e quanto meno tesaurizzate) le emissioni argentee repubblicane e, nello specifico caso della Britannia, le emissioni autoctone precedenti o coeve all'arrivo dei romani. Si tratta in definitiva di una moneta con una storia interessante... partita da Roma, dove è stata coniata, e arrivata in Britannia chissà se al seguito di legionari impegnati nelle azioni miltari di conquista o di mercanti intraprendenti approdati in territori "nuovi" per espandere i propri interessi e battere nuove rotte commerciali. Alcune informazioni sul ripostiglio le trovate qui: https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/970233 https://finds.org.uk/database/artefacts/record/id/1015242 https://www.noonans.co.uk/news-and-events/latest-news/1053/ https://www.eadt.co.uk/news/24537437.roman-coins-found-helmingham-hall-sell-75k/14 punti
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Bellissime le monete e le medaglie fin qui presentate. Contribuisco anche io selezionando un solo esemplare di questo 2024 numismatico, scegliendo un pezzo che unisce una bella conservazione ad una grande rarità: Urbano VIII (1623-1644), Roma, Testone (Munt 63, MIR 1702/4). La particolarità sta nella data 1628 e le sigle dell'incisore G . M (Gaspare Mola). Si tratta di un testone di esimia rarità: l'unico altro esemplare noto di questa moneta è quello presente nel Museo Vaticano, in bassa conservazione e forato, a differenza di questo di ottima conservazione. È tra l'altro l'esemplare illustrato sul MIR. Buon anno a tutti!14 punti
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Ciao a tutti, la recente consultazione di numerosi listini d'asta di grandi collezioni di monete papali del passato, mi ha fatto venire l'idea di proporre questa discussione. In un mercato, quello attuale, dominato dalle altissime conservazioni, che fanno risultato a discapito della rarità, proprio su questo parametro invece volevo incentrare la nostra chiacchierata. La rarità è senza dubbio da sempre uno dei criteri fondamentali per l'inquadramento di una moneta, e per molti è elemento che viene ricercato e che determina la scelta di un pezzo piuttosto che di un altro. Inoltre costituisce caratteristica di esclusività: sapere che una certa moneta è stata coniata o è disponibile solo in una manciata di esemplari, fa sognare i collezionisti e li spinge a contese a suon di rilanci quando quel pezzo appare finalmente sul mercato numismatico! Qui vorrei pertanto presentare quelle monete di rarità assoluta, quelle apparse una volta e poi mai più viste, quelle "chimere" che fanno sognare i collezionisti, quelle insomma che qualora si ripresentassero sul mercato, sarebbero sicuramente al centro dell'attenzione e dei desideri degli appassionati. Diamo pertanto nuovo risalto ed importanza alla rarità, con un tuffo nel passato (più o meno remoto) che magari ci faccia rivalutare questa caratteristica delle nostre amate monete papali! Come sempre, comincio io. E parto da una rarità assoluta: asta Santamaria, 1934, "Collezione già appartenente ad una illustre casata romana: monete e medaglie papali". Il pezzo, addirittura presente in due esemplari, non ha certo bisogno di presentazione, ma vi allego quella della casa d'asta, che da bene l'idea di essere di fronte ad una vera e propria rarità. Queste monete, dopo quest'asta, non mi risultano mai più apparse sul mercato e chissà se mai le rivedremo! Michele13 punti
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Quest'anno è stato piuttosto peculiare. Per tutta una serie di ragioni, non ho fatto nessun acquisto numismatico da gennaio ad agosto, mentre negli ultimi mesi sono riuscito ad aggiungere diversi esemplari alla mia collezione, recuperando abbondantemente il precedente "periodo di digiuno". Come ogni anno, trovo alquanto complesso decretare quale sia stata la migliore aggiunta. Ho, dunque, deciso di selezionarne 3: una moneta, una medaglia ed un libro. - 1 lira 1812 zecca di Milano (Asta Varesi 84, lotto 1081) - Medaglia in argento per il Te Deum alla Stephansdom (1805) - Le monete di Milano dalla dominazione austriaca alla chiusura della zecca dal 1706 al 1892 (Carlo Crippa)13 punti
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Buongiorno a tutti gli utenti del Forum e buone Feste! Anche quest'anno ripropongo questa discussione in cui possiamo mostrare i nostri migliori acquisti (ma anche i regali ricevuti 😁) del 2024. Quali meraviglie avete inserito in collezione quest'anno? Vediamo! Comincio io con queste 100 lire di Vittorio Emanuele III "Italia su Prora" che mi dà davvero grande soddisfazione. E voi? Tanti auguri! Regium11 punti
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devo dire che il 2024 mi ha permesso di far entrare in collezione diverse monete interessanti, per non far torto ai miei due filoni principali sceglieri queste due: un bel 10 Soldi del 1794 di Genova e un Sixpence del 1563 di Elisabetta I (fra le prime monete inglesi al torchio)11 punti
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Dato che mi sembra non l'abbia fatto ancora nessuno, vi segnalo questo corposo volume da oltre 700 pagine https://libri.unimi.it/index.php/milanoup/catalog/book/193 liberamente scaricabile anche in PDF, buona lettura! INDICE Prefazione / Preface Presentazione / Presentation Bibliografia degli scritti di / Bibliography of Lucia Travaini MONETE TRA TARDA ANTICHITÀ ED ETÀ MODERNA: CLASSIFICAZIONE E CRONOLOGIA Riconoscere e collocare in sequenza tipi e nominali enei ostrogoti - Ermanno A. Arslan Tarì and mancusi in South Italy during the long tenth century - William R. Day Jr «Acciò che più fiorini che si potesse fussero ne la città di Siena per potere meglio satisfare la decta guerra». Indagine sull’origine del fiorino di Siena, detto “sanese”, durante la dominazione viscontea (1390-1404) - Alessio Montagano Nella zecca di Sassari. Mezzo minuto inedito per Carlo V - Gianluca Mandatori, Marco Piga LA PRODUZIONE DI MONETE: PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE, CONTRAFFAZIONE The Money Changer and the Mint: Vielmo Condulmer and the Zecca di Venezia - Alan M. Stahl Una zecca di falsari nel castello di Godano (La Spezia): note sulla tecnica di produzione (e di argentatura) delle monete nel medioevo - Monica Baldassarri, Vincenzo Palleschi, Simona Raneri The Coins of the Irish Free State, 1928: are animals good to think with? - Anna Gannon ICONOGRAFIA MONETALE The Vases Depicted on the Coins of Ancient Italy - Maria Caltabiano Caccamo Pesci come tipi principali o elementi secondari nella monetazione greca antica - Mariangela Puglisi Acheloo nelle monete di Neapolis: un mito moderno? - Benedetto Carroccio Il concetto di Iustitia nell’ideologia di età tiberiana: la documentazione numismatica - Anna Lina Morelli The Salian Crown and its Representation on Coins: an Unknown Hoftagsprägung from Zurich - Christian Weiss Ritratti di sovrane nella monetazione medioevale europea - Fabrizio Rossini Architetture su monete italiane medievali e moderne - Valerio Moneta CIRCOLAZIONE MONETARIA Su due Histamena di Basilio II e Costantino VIII conservati presso il Museo Archeologico “D. Ridola” di Matera - Brunella Gargiulo Italian Coins in Medieval England after the Norman Conquest - Martin Allen The medieval carlino silver currency in Calabria and Basilicata in the light of three Hoards in the Museo Nazionale della Magna Grecia - Julian Baker, Daniele Castrizio Nouveau(x) lot(s) de florins du xive siècle - Marc Bompaire The Circulation of Bohemian Florins in Late Medieval Italy and Germany - Roman Zaoral A twice-found ongaro of Maccagno Inferiore and the Zagórze Śląskie hoard (tpq 1632) - Borys Paszkiewicz USI “NON ECONOMICI” DELLE MONETE Exchanging Values: Coins, Magic, Relics and Reliquaries - Mark A. Hall I reperti numismatici di età tardoantica, medievale e moderna dalle sepolture del santuario di S. Felice a Cimitile - Carlo Ebanista, Alfredo M. Santoro Money and Pilgrimage in Early Medieval Europe (c. 600-1100) - Rory Naismith Monete e peste: strumenti di cura e veicolo di contagio - Claudia Perassi “Contra maleficos et sortilegos”. Superstizioni, monete e medaglie nella diocesi di Milano in età borromaica - Fabrizio Pagani Cellini e il Perseo: le monete come veicolo tra fama e memoria - Angelica Degasperi The “English Custom” in Early Modern Scandinavia? A Folded Gold Ryal from Norway - Murray Andrews IL DENARO NELLE FONTI SCRITTE (E ORALI) Βοηθὸς τῶν Χριστιανῶν. Tra politica, amministrazione e pietà - Vera von Falkenhausen What’s in a Name? The Bezant in Late Medieval and Early Modern England - Barrie Cook Fiorini dell’elmo, della spada e del “dente”: liste monetarie in un manoscritto toscano della fine del Trecento - Federico Pigozzo Don Abbondio! Chi era costui? - Giuseppe Maria Ruotolo Wealth in Words. Vernacular Political Economies in Italian Dialect Proverbs - Stefano Locatelli Collezioni numismatiche e studi antiquariali Il Giulio Cesare di André Thevet: un ritratto pastiche del secolo XVI - Federica Missere Fontana ¿Cómo guardaban sus monedas los coleccionistas de la Cataluña del siglo XIX? - Albert Estrada-Rius10 punti
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E' uscito il volume 76 del Bollettino di Numismatica su Bologna: Pio VI - 2^ parte. Bollettino di Numismatica Questo volume rappresenta, purtroppo, uno degli ultimi editi sotto la direzione della dott.ssa Angeli Bufalini, responsabile del Medagliere di Palazzo Massimo e curatrice appassionata, insieme ai suoi collaboratori, del progetto di pubblicazione della Collezione Reale. Si prevede l’uscita di altri due volumi, ma il recente pensionamento della dott.ssa Angeli Bufalini solleva interrogativi sul futuro di questa iniziativa. Resta da vedere se il suo successore sarà animato dalla stessa passione e dedizione verso la Numismatica e se, superando logiche clientelari e miopi (la Numismatica quale “ancella” della Archeologia, ed a questa subordinata) il ruolo dirigenziale verrà affidato a una figura competente in questo specifico campo, capace di promuovere e valorizzare ulteriormente tale disciplina, anche dal punto di vista editoriale.10 punti
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Buonasera, sono conscio di esser off topic ma volevo creare una base per scambiarsi gli auguri di Buon Anno Nuovo tra gli utenti. Auguri Illyricum10 punti
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Dedico il 2024 all'aggiunta di questa rara piastra medicea del Granduca Francesco I.9 punti
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Tuscany. Pietro Leopoldo di Lorena. Francescone (10 Paoli) 1779. NGC MS63. Dav-15159 punti
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buongiorno a tutti, desidero segnalare l'evento descritto nella locandina seguente presso il Circolo culturale di filatelia numismatica e militaria di Salò (BS).8 punti
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Iniziativa eccellente Michele. La serie Papale non solo è la piu' estesa di tutte le serie 'nazionali/regionali' ma è anche probabilmente quella che abbonda - un ossimoro - di pezzi unici o rarità esimie. E come rarità non sono tanto le varianti di conio - pur abbondantissime - bensi di vere e proprie tipologie uniche o quasi. Che la serie sia la piu' abbondante è facile anche visivamente notarlo scorrendo la serie dei volumi MIR dove ben quattro - e assai corposi - sono dedicati esclusivamente alla sola serie dello Stato Pontificio. Se poi analizziamo le collezioni private, pur ricchissime - passate in asta, dalla Martinori, alla Lancellotti, , Muntoni, Santamaria, Vidal Quadras, Ruchat, KM, etc. ci accorgiamo che pur imponenti non hanno potuto rappresentare che una parte, ancorché con indubbie rarità, la vastissima serie papale. Diro' di piu': financo il Gabinetto Numismatico del Vaticano non ha che una parte delle monete e medaglie della serie pontificia, essendo state purtroppo sottratti moltissimi pezzi in occasione delle spoliazioni 'napoleoniche' cui hanno fatto seguito alcune (ma non troppe) restituzioni. Mi trova anche molto d'accordo l'invito di Michele a rivalutare la rarità rispetto all'imperante mantra odierno della conservazione, a scapito di tutto, talché un'emissione in verità banale o di scarso interesse puramente numismatico (ma magari attraente sotto il profilo estetico) realizza sul mercato multipli di emissioni super rare ma in conservazioni mediocri. La rarità era il parametro principi delle grandi collezioni della prima metà del Novecento che badavano in fondo assai poco alla conservazione. Il catalogo Hamburger della collezione Gnecchi (1902-1903) riporta gradi di conservazione che passano dal Bellissimo al Fior di Conio, lo Splendido non era contemplato, tanto meno i gradi intermedi di SPL+ o SPL- . Riportare il discorso collezionistico sulla centralità della rarità è a mio avviso un tentativo coraggioso e che tra l'altro si applica perfettamente alla serie pontificia ricca di emissioni di grandissimi artisti che ci hanno lasciato rarità anche sublimi, che anche in condizioni non eccelse permettono di apprezzare la maestria e l'originalità dell'incisione. Cogliendo l'invito di cui sopra a non dimenticare anche i piccoli nominali che pur nel medio limitato possono esprimere un grado identico o almeno comparabile sia di rarità che di finezza d'incisione dei fratelli/sorelle maggiori, posto un umile baiocco battuto da Sisto V ove un ritratto estremamente espressivo del pontefice si unisce ad una rara (per un nominale minuto) rara ed efficace rappresentazione nel rovescio con la Basilica di San Pietro. Riporto sotto la descrizione del catalogo Picena n. 9 ove il pezzo è stato esitato alcuni anni fa. Asta Picena n. 9 lotto 174 Roma. Sisto V (1585-1590). Baiocco 1589 anno V MI gr. 0,85. Muntoni 62. Berman 1338. MIR 1333 (questo esemplare illustrato). Della più grande rarità ed esemplare notevolmente conservato, q.SPL. Questa moneta venne descritta ed illustrata dal Martinori (Annali, Sisto V, pag. 22) come di proprietà del barone Cunietti. L’esemplare confluì poi nella collezione ex Reale ed ivi descritto alla pag. 102, n. 176 e illustrato alla tav. VI, 4 del CNI. Il Cunietti pubblicò la moneta sulla R.I.N. 1918, pag. 130 come “sicura sconosciuta”. Nella descrizione fatta nel CNI si legge, “nel giro in fuori”, A.L – [M.F], la stessa descrizione è riportata dal Martinori. Osservando la medaglia di Sisto V dell’anno II/1586, raffigurante al rovescio l’obelisco di piazza S. Pietro, con la Basilica sullo sfondo, è del tutto evidente che l’autore di questa medaglia è il medesimo della moneta qui proposta. Considerato, inoltre, che la predetta medaglia è attribuita a Michele Balla, il quale si firmava con le sigle M, MB, MBRF, CAVAL MB, MF, opera sua è quasi certamente il conio di questo tipo di baiocco da considerarsi della più grande rarità.8 punti
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Ho un bel ricordo di questa moneta,faceva parte di un lotto di monete napoletane che acquistai senza guardarle nello specifico ,una volta tornato a casa mio figlio,che all' epoca aveva 8 anni,mi chiese di poter visionare le monete che avevo appena acquistato,come faceva sempre,si mise buono buono alla scrivania con la sua lente di ingrandimento e iniziò a visionarle una alla volta, quando arrivò alla piastra in questione venne da me' e mi chiese perché l' 8 della data aveva quella specie di codino,e fu così che constatai che era un 8 su 9,fui molto contento del fatto che mio figlio avesse avuto occhio nel notate questo particolare e per premiarlo gli regalai una piastra del 56...8 punti
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La mia risposta di questa sera sarà un infarinatura iniziale, se vogliamo , su i francobolli della RSI, non voglio certamente dire che il professore questa sera inizia la lezione e gli allievi la seguono, ci mancherebbe, è che personalmente colleziono francobolli di RSI e soprattutto la storia postale di RSI in Umbria . i francobolli di RSI iniziarono con il soprastampare alcuni valori della serie Imperiale, di posta ordinaria , posta aerea, con la soprastampa tipografica G.N.R. ( Guardia Nazionale Repubblicana) più comunemente chiamati i Repubblichini della Repubblica di Salò, vennero soprastampati a Verona e a Brescia e la loro distribuzione venne fatta al Nord, fino alla Romagna, poche cose in Toscana e quindi il loro utilizzo postale fu nella quasi totalità al Nord, sporadici casi di utilizzo si trovano al di sotto degli Appennini, qualche militare in transito o qualcuno che aveva affrancato cartoline o lettere e poi magari spedite direttamente dal luogo di destinazione. a livello di corrispondenza, si trovano soprattutto quelli della tiratura di Brescia, con alcuni valori estremamente rari, mentre l'utilizzo dei sop. di Verona è molto più limitato. nel prossimo post parliamo dei soprastampati Fascetti, discorso un pochetto più lungo7 punti
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Buongiorno e Buona Domenica a tutti. Oggi mi è venuta in mente questa discussione molto leggera, non mi sembra ce ne siano di specifiche per questo elemento araldico.Nel caso ignoratela. Parto dalla mia ultima Piastra postata millesimo 1853. Riporto un simpatico Leone che probabilmente giocava a Golf. Cosa ne pensate? Nei Vostri Leoni cosa ci vedete?. Saluti Alberto7 punti
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Buongiorno. L'ultima newsletter di Cronaca Numismatica a firma di Roberto Ganganelli mi sembra interessante e pertinente a quanto discusso nei giorni scorsi. La riporto qui di seguito. newsletter 277 del 17.01.2025 Non tutto può essere moneta Cari lettori, amici numismatici, quando nel 1982 debuttarono le 500 lire bimetalliche, a quella moneta venne dato il nome di "arlecchino" non senza una punta di ironia. Alla prova dei fatti, le 500 lire rappresentarono un'innovazione di successo e il bimetallo fu adottato in tutto il mondo. Fu il primo, evidente "sconvolgimento" nella forma classica della moneta. Oggi il mercato degli oggetti con valore nominale - non riesco a chiamarli monete, mi spiace - è arrivato all'estremo di trasformare qualunque cosa, dal floppy disk al telefonino (non ancora smartphone) al cubo di Rubik in "prodotto numismatico", o almeno a spacciarlo come tale. Questa tendenza è commercialmente vantaggiosa per alcuni, dal momento che genera clienti occasionali fra gli appassionati di tutt'altri settori, ma deleteria per la numismatica vera e propria: dalla dissoluzione della forma canonica della moneta, infatti, passa anche lo sgretolamento del suo valore storico e simbolico. Per fortuna ci restano le monete di ieri, quelle vere, quelle da regalare ai giovanissimi per consegnare loro un autentico e inalterabile legame, unico ed emozionate, con il passato e la civiltà. Buona tondellistica a tutti.7 punti
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Sono un collezionista del Regno Unito che occasionalmente partecipa ad alcuni thread qui. Ho pensato di cogliere l'occasione per presentarmi ulteriormente e condividere una delle mie tante ossessioni numismatiche. Ho una collezione varia con alcune sotto-collezioni specialistiche. Colleziono attivamente le monete dell'imperatore Probo da Lugdunum e anche i denari orientali di Settimio Severo. Questo post esaminerà una delle mie sotto-collezioni specialistiche all'interno di queste collezioni. All'interno della monetazione orientale di Settimio Severo c'è l'emissione COS II, datata tra il 194 e il 195 d.C. All'interno di questa serie c'è una strana sotto-serie in cui le leggende onberse sono formate da forme abbreviate rispetto al tipo di leggenda standard. Sono anche insolite nel loro stile, non coerente con lo stile generale dell'emissione COS II. Non sono state ampiamente studiate e le colleziono da circa 20 anni. Cerco sempre di trovare collegamenti di conio con i conii inversi, che spero ci forniscano maggiori informazioni su dove queste monete si inseriscono nel contesto della monetazione orientale di questo periodo. La legenda standard del dritto COS II è "IMP CAE L SEPT SEV PERT AVG COS II". Ho trovato un totale di 9 diversi conii per dritto con queste legende accorciate. Ho dato a queste varietà la mia classificazione da O1 a O9. Colleziono attivamente quanti più esempi possibile da queste diverse coniazioni del dritto con quanti più tipi di rovescio diversi sono in grado di fare. Le seguenti monete sono un esempio di parte di questa collezione, questo set è per le mie monete da O9. O9 sono monete con la legenda del dritto - "IMP CA L SE SEV PER AG COS II" Le seguenti monete sono le varianti che sono riuscito a collezionare nel corso degli anni. Rev:– BONA SPES, Spes standing holding flower and lifting skirt Reference(s) – BMCRE -. RSC -. RIC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding rudder & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Rev:– FORT REDVC, Fortuna standing left, holding long scepter & cornucopia References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Questo tipo di inversione si verifica da due diversi stampi inversi Rev– LIBER AVG, Liberalitas standing left, holding abacus in right hand, cornucopiae in left Reference:– BMCRE -. RIC - RSC -. Rev:– MART-I V-ICTORI, Mars advancing right carrying spear and trophy. Reference:– cf. BMCRE 378 note. cf RIC 406b. RSC 324e. (all citing Cohen 324 - Kholl) Rev:– M-ONE-T AVG, Moneta standing left, holding scales in right hand, cornucopiae in left References:– RIC -. BMCRE -. RSC -. Sono a conoscenza di un altro dado inverso con il tipo MINER VICTRIC, con la dea Minerva, ma devo ancora trovare un esempio da aggiungere alla mia collezione. Spero che questo tipo di post sia appropriato e che non ti dispiaccia se lo condivido con te. Martin7 punti
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Buona sera, ricevo quest'oggi e riporto di seguito la risposta della Casa d'asta (che ringrazio per la consueta disponibilità) al mio contatto mail. Buongiorno, purtroppo c’è stato un errore di descrizione, le monete sono autentiche cordiali saluti Pertanto fortunatamente l'allarme della realizzazione di falsi di altissima qualità (pressochè indistinguibili) rientra. Buona serata Illyricum7 punti
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Salve e buon 2025. Asta Varesi 83 GREGORIO XVI (1831-1846) Grande medaglia 1835 V per le opere idrauliche di deviazione del fiume Aniene Opus G. Cerbara Ae g 156,83 mm 68 R SPL apollonia7 punti
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Buongiorno e Auguri di buon Anno a tutti voi e ai vostri Cari. Complimenti per le vostre stupende monete e medaglie e per i testi numismatici altrettanto belli. L'anno ormai trascorso è stato pieno di soddisfazioni numismatiche per me, tante aggiunte e tante varianti scoperte. Una moneta in particolare mi ha scelto come suo Custode , una Piastra di Ferdinando II del 1834 con variante rarissima : Manca la lettera A in GRATIA. UN caro saluto, Rocco.7 punti
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Buonasera, potremmo continuare a postare all'infinito senza arrivare ad una risposta definitiva. "Perchè"? Per tutta una serie di motivi: in assenza di immagini di buona definizione come si può dare delle indicazioni su immagini ingrandite e sgranate, pur in considerazione - già espressa in precedenza - che sui bronzetti è difficile dare una risposta abbastanza certa perchè non conosciamo i rovesci (magari di fantasia, magari lisci o recanti scritta "made in Western Europa"): per quanto ne sappiamo sono delle ipotesi ugualmente percorribili se una Casa d'asta li etichetta come "falsi/restrike" senza possibilità di appello alcuno perchè chi ha avuto gli esemplari in mano - unico soggetto certo di ciò - in posizione quindi privilegiata li ha bollati inequivocabilmente come falsi/restrike. E su che base possiamo confutare tale giudizio? Ci si basa su immagini da monitor in definizione non ottimale... non sappiamo se si tratta di un pot pourri (falsi + autentiche mischiate) o di un insieme di falsi tout court (solo falsi) non è corretto richiedere ad un venditore professionale considerazioni in merito a un lotto messo in vendita da un collega, specialmente senza avere avuto modo di vederle de visus. va ad onore della Casa d'asta il fatto di averle segnalate come false... per assurdo avrebbe potuto metterle in vendita come "lotto bronzetti misti...". Che motivo avrebbe avuto per dichiarare falsi degli esemplari autentici? segnalo che, come riferisce Tinia, l'anormalità sta nei realizzi raggiunti per dei lotti composti da falsi/restrike ... questa è la vera anomalia! Infine vi segnalo che il campanello d'allarme non è tanto se la Casa d'asta ha preso un granchio ed ha sbagliato la dicitura del lotto: il vero allarme è se gli esemplari sono realmente falsi e da monitor sembrano assolutamente autentici ovvero se i falsari hanno raggiunto un livello di produzione molto alto (argentatura, cuprite, etc...) tale da rendelo quasi indistinguibile dalla monetazione autentica. Il nocciolo della questione è il seguente: Pertanto vi segnalo di aver inviato alla Casa d'asta (di solito disponibile e cooperativa in casi pregressi) una segnalazione con i dubbi da voi espressi. La risposta automativa è la seguente: Si comunica che gli uffici resteranno chiusi dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 compresi. Pertanto spero di avere novità nel periodo "post Befana"... nel qual caso Vi aggiornerò. Saluti e auguri di Buon Fine Anno Illyricum7 punti
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Buongiorno, Dai Paesi Bassi auguriamo a tutti voi in questo forum uno splendido Natale e un felice e sano 2025 Grazie per il grande aiuto e la collaborazione dello scorso anno ! Saluti , Ajax7 punti
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Mentre talpescamente pellegrinavo in siti librari virtuali alla ricerca di buoni e saporiti libri inerenti la sapienza monetaria della Sicilia antica e della Magna Grecia, mi sono imbattuto in una botta di magno culo su uno dei siti più ordinari, Amazon... A volte su tale piattaforma avvengono misteriose e arcane vicissitudini che da un giorno all'altro, improvvisamente e inspiegabilmente, abbattono o innalzano vertiginosamente i prezzi di alcuni libri, e in questo bailamme di occulte forze prezziarie mi sono ritrovato davanti un'importante e costosa opera di Fischer Bossert sui tetradrammi di Siracusa, normalmente prezzata attorno ai 200 euro, precipitata a 60 euro... e tra Magna Grecia e magno culo, che altro potevo fare? Ho magnato pure io 😁6 punti
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Prima di chiudere la discussione, direi di riassumere i punti fermi raggiunti con la discussione. Penso siamo tutti d'accordo che la moneta sia una moneta della zecca di Brindisi del 1245 con errore di conio. Essendo sotto legatura, infatti, quello che vi è sotto doveva e poteva rappresentare una sola parola, Imperator. L'errore di conio è in sè molto interessante. Prima di tutto perchè non ne sono noti molti sotto Federico II (o quantomeno io non ne ho mai visti). In secondo luogo perchè le coniazioni sotto Federico II erano molto controllate, in quanto il grado di fino delle emissioni era tenuto segreto per favorire una circolazione fiduciaria su valori di cambio imposti dall'alto. La rarità di questo errore sta nel fatto che probabilmente il conio venne modificato non appena i coniatori si accorsero dell'errore. La moneta non ha ovviamente nulla a che fare con Acqui. In primo luogo perchè i sistemi monetari del Regno di Sicilia e quello della zona di Acqui erano completamente diversi, in secondo luogo perchè la moneta Siciliana aveva come già detto valore fiduciario, e la "fiducia", quando c'era, ovviamente difficilmente sarebbe andata oltre i confini del Regno. Qualora Federico II avesse voluto donare del denaro agli abitanti, lo avrebbe fatto con il circolante locale. Tornando alla discussione, chi l'ha aperta non ha fornito la benché minima informazione sulla moneta in essere. Non si è capito: Di chi è la moneta? Per dire, era in possesso del bisnonno del trisavolo del barone del paese che ci ha scritto pure una leggenda tramandata di padre in figlio? Perchè proprio questa moneta con l'errore IPP è stata accostata ad Acqui? Queste informazioni sono state volutamente omesse rispondendo ad ogni richiesta con teorie strampalate basate sul nulla (fino ad ora). Alla fine, nonostante la pazienza con cui i foristi hanno risposto all'autore della discussione, spiegando in dettaglio perchè la moneta non possa essere associata ad Acqui, e chiedendo info e documenti, questi se ne è semplicemente uscito dicendo che le risposte non andavano bene e che la risposta vera è quella di un'intelligenza artificiale, che probabilmente avrà scandagliato il web incluso questa discussione per creare la risposta che piaceva all'autore. Questo non è il modo corretto di comportarsi in un forum. Personalmente interverrò solo per discutere l'interessantissimo errore di conio e non seghe mentali varie, fin tanto che resteranno tali. N.B. E' piu che sufficiente rispondere alle mie due domande puntate per dare un minimo di senso alla discussione. Altrimenti si continuerà a parlare del sesso degli angeli.6 punti
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Salute è in vendita il seguente libro pubblicato in questi primi giorni d'anno 2025: Ferdinando IV:la collezione numismatica di Paolo GABRIELE sul "Re nasone" formato A4 Brossura editoriale copertina flessibile pag.374 numerose foto di monete nel testo autore : Paolo GABRIELE Prezzo € 38,50 per l'acquisto: [email protected]6 punti
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Ritrovate le insegne di Lituania e Polonia occultate sotto la cattedrale di Vilnius nel '39. https://www.finestresullarte.info/attualita/ritrovato-tesoro-cappella-sovrani-lituania-e-polonia-cattedrale-di-vilnius6 punti
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Torno brevemente sull'argomento, in quanto ho appena ricevuto risposta da Lobu, cui, un paio di giorno fa, avevo chiesto un parere. Molto gentilmente, mi ha inviato diversi link informativi, la foto della facciata della chiesa del Santo Spirito dei Napoletani in Roma e le immagini di uno stendardo dell'ordine degli Ospedalieri del Santo Spirito, legato all'ordine cavalleresco dello Spirito Santo. Lo stemma borbonico delle Due Sicilie è di forma ovale, sormontato da corona reale, contornato da distinzioni di dignità (da sinistra a destra) come: Ordine dello Spirito Santo, di San Ferdinando, di San Gennaro, del Toson d'oro, costantiniano di San Giorgio, di Carlo III. https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_des_Hospitaliers_du_Saint-Esprit https://fr.wikipedia.org/wiki/Ordre_du_Saint-Esprit https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_dello_Spirito_Santo_dei_Napoletani https://www.academia.edu/37909929/LArciconfraternita_dello_Spirito_Santo_dei_napoletani_a_Roma_tra_XVI_e_XVII_secolo In conclusione, secondo Lobu, potrebbe esserci un nesso tra i Borboni, i Napoletani, Roma, la religione ed il periodo di riferimento. Così, la reimpressione della moneta in oggetto potrebbe avere a che fare con un sigillo o medaglia devozionale dell' Arciconfraternita dello Spirito Santo dei napoletani a Roma, presumibilmente intorno all'anno 1800. Voi cosa ne pensate? Saluti.6 punti
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Di imminente pubblicazione 50 paginette di un catalogo tematico in cui sono descritte oltre 60 tipologie (quelle a me note) di falsi d'epoca della monetazione veneziana : denari a nome degli imperatori, a nome dei dogi denaro, Bianco, grosso, quartarolo, piccolo copoluto, soldino, mezzanino, ducato/zecchino, mezzo zecchino, quattrino, bagattini, tornesello, lira tron, sesino, mocenigo, marcello, dodici e quindici soldi, mezza giustina, bezzo da 6, soldo e mezzo soldo, due gazzette, dieci gazzette, lirazza, scudo della croce.....6 punti
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spesso si è propensi a vedere falsi ovunque, o pensare sempre a complotti, fregature, misteriose verità così scomode che nessuno ci dice... ci interroghiamo su "scie chimiche", su sottotesti, su "non detti" o peggio ancora "taciuti" indicibili segreti... e perdiamo di vista l'ovvio ovvero che magari, altro non è successo che un banale errore (in questo caso un probabile e banale copia e incolla su tre lotti di una descrizione ripresa da un precedente catalogo giusto per "creare" l'inserzione di vendita che poi... in sede di revisione e correzione bozze... non è stato notato!) o che semplicemente, la verità è quella vediamo e che ci viene detta. un conto è avere (e agire) con spirito critico, un conto è criticare sempre tutto e tutti a priori ipotizzando cospirazioni e complotti. qui lo spirito critico ha portato alla soluzione più ovvia (e celere): due righe alla casa d'aste e una risposta della stessa a stretto giro. direi che il discorso è chiuso e mi auguro che questa discussione sia un po' il "buon proposito per il 2025" di questa sezione: agire con spirito critico, mettendo da parte la caccia alle streghe a priori. Buon anno a tutti! Che sia un 2025 ricco di salute e affetti, fecondo di libri (numismatici e non), di monete, di buona musica, di arte e di qualsiasi altra vostra passione o hobby!6 punti
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Rivedendo la discussione, un "nuovo arrivo" di un tipo che mi pare non sia ancora stato postato ce l'ho...😄 Testone per Roma con la scena della liberazione di S. Pietro da parte dell'angelo e legenda "SEQ - VERE - ME", Seguimi... (Muntoni 60, ex asta Num. Picena 2022): Ciao, RCAMIL.6 punti
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SALERNO COLLEZIONA 15 e 16 Febbraio 2025 3° Convegno Borsa scambio collezionistico filatelico e numismatico. I giorni Sabato 15 e domenica 16 febbraio 2025, si terrà, nella accogliente location della Stazione marittima di Salerno (ideata dall'archistar Zaha Hadid) il terzo evento collezionistico della città Dopo le prime due edizioni del 2023 e del 2024, si rinnova il trait d'union tra i collezionisti del nord e del centro della nostra penisola con il meridione; Salerno si conferma snodo centrale del collezionismo italiano. L'Evento è creato in collaborazione con il CENTRO ORGANIZZATIVO NUMISMATICO C.O.N. e si fregia dell'IMPORTANTE patrocinio della N.I.P. (Numismatici Italiani Professionisti) che certifica la ASSOLUTA SICUREZZA in cui si svolgerà la manifestazione, grazie ai sistemi di sorveglianza presenti (unico convegno in Campania con tale riconoscimento) Nei 2 giorni saranno presenti i maggiori nomi della numismatica italiana e produttori di accessori internazionali, importanti Case d'Asta internazionali, provenienti da TUTTE le regioni d'Italia incluso le isole. Sarà possibile scambiare, visionare, acquistare, far valutare monete, medaglie, banconote, francobolli, stampe, libri ed oggettistica. Gli orari di apertura e chiusura per entrambi i giorni sono dalle ore 9 alle 19. L'ingresso è gratuito, l'ampio parcheggio da 25 mila metri quadrati oltre 800 posti sottostante la Piazza della Libertà permetterà a tutti i collezionisti e curiosi di partecipare all'evento in grande comodità. L'area espositiva è raggiungibile con ESTREMA facilità da ogni parte della città. Il sito è a soli 1.8km dalla stazione ferroviaria, raggiungibile con una bellissima passeggiata sul lungomare cittadino. Convenzioni per ricettività alberghiera e food sono presenti. Per informazioni su come esporre o partecipare, contattare: PIERPAOLO IRPINO - C.O.N. - Centro Organizzativo Numismatico +39 392 90676 466 punti
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E' arrivato finalmente Natale, e guardate il caro Babbo Natale che mi ha' portato? E' da molto tempo che gli ho scritto la letterina e finalmente dopo due mesi è arrivato il mio grandissimo regalo, sto ultimando il mio primo monetiere, tutto realizzato artigianalmente con le mie mani. Il monetiere è fatto per la maggior parte di compensato marino detto Okumè , i listelli dove scorrono i cassetti e i frontali dei cassetti in legno massello di Ayous un legno molto morbido facile da lavorare, e molto gradevole pitturato con impregnante sia in ciliegio in noce , mogano ecc. Misure Monetiere L 40 cm H 44 cm P 27 cm, Il monetiere a tredici cassetti per contenere all'interno vassoi in floccato blu Leuchtturm 35 caselle da 39 mm la mia collezione di ben 397 monete della Repubblica Italiana · Monetazione del secondo periodo dal 1951 al 2001, Sono arrivato quasi alla conclusione sto' pitturando il mio monetiere con un impregnante all'acqua color ciliegio, una scartavetratina leggera e poi una bella passata di finitura trasparente lucida incolore sempre all'acqua. Il compensato marino, materiale sia per il mobiletto e sia per la struttura cassetti, é materiale di scarto preso nel mio cantiere dove lavoro, ho comprato solo i masselli in ayous per i frontali cassetti 3x1 da leroymerlin, 13 Vassoi in floccato Leuchtturm, Impregnante all'acqua ciliegio, Finitura all'acqua incolore, e i mini pomelli d'orati testa tonda da montare al centro dei cassetti presi su Amazon, totale spesa circa 100,00 euro, vi allego immagini del monetiere in fase di ultimazione poi prima di Natale spero di farcela posterò immagini del monetiere finito grazie a tutti voi Marco6 punti
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Ciao a tutti, aggiorno questa discussione per aggiungere un ulteriore testone di Gregorio XIII che recentemente ho aggiunto in collezione. Munt 64, MIR 1186/1 D/: busto a testa nuda a destra, con piviale ornato. GREGORIVS . XIII .PON . M . In basso, segno di zecca di Meo Neri e Orazio Spazio, zecchieri. R/: il Redentore senza nimbo, seminudo, volto a destra, curvato e con le braccia conserte; a destra San Giovanni Battista nimbato, seminudo che lo battezza e tiene nella sinistra lunga asta crucigera; a sinistra un angelo genuflesso e mezza figura di un altro sopra quello, in preghiera e volti verso il Redentore; in alto lo Spirito Santo raggiante. SIC . DECET - IM - PLERE Es.: ROMA T/: liscio Peso 9.52 g. Ero già in possesso del Munt 63, quello analogo con il busto a sinistra (lo trovate qui al post #50). Adesso ho la "coppiola"! Si tratta di una moneta piacevole, di conservazione superiore alla media della tipologia. Inoltre per quanto ho potuto osservare, questo con il busto a destra appare un po' meno frequentemente rispetto a quello con il busto a sinistra. E voi? Avete aggiunto altre monete di Papa Boncompagni alle vostre collezioni? Michele6 punti
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Come tutti,anche quest' anno,per Natale mi sono regalato una monetina del mio regnante preferito, parliamo ovviamente di Filippo IV di Spagna, un bell'esemplare,a mio avviso,di 3 cavalli del 1622 con sigla dietro al busto del Re M/C... Interessante i dati ponderali: 2,39 grammi di peso e 22,18 millimetri di diametro... E voi?che regalo vi siete fatti?...6 punti
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Di pezzi veramente rari quest'anno ne ho acquisiti due, entrambi già postati sul forum: sulla scia delle napoleoniche, il 5 Francs 1808 Torino, mentre in ambito papale lo scudo di Pio VII 1802 anno IV.6 punti
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Sì, Seba stranges, scusaci: scusaci se qui siamo tutti EDITATO DA MODERATORE che non sanno distinguere dei graffi da misteriose incisioni mai viste su nessun'altra moneta uguale, nuova o usata. Non venire sui forum specializzati dove scrive chi ne sa qualcosa di monete, ma da brava persona dei nostri tempi vai in qualche sito a caso dove magari ti diranno che hai ragione e che quella moneta è un rarissimo errore che vale centinaia di euro... o magari stabiliscilo direttamente tu senza neanche chiedere. La verità non è rilevante, come la "marca degli occhiali".6 punti
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Intanto è Claudio …. E 28 € per avere magari la sua prima moneta romana , per qualche principiante , non lo vedo scandaloso…. da me comprano monete anche da 5€ …e non per reinciderle di sicuro se ti sembra strano, allora probabilmente sei tu che hai un punto di vista sbagliato sulla questione.5 punti
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Non è stato specificato il mestiere del professionista. Magari era un geometra... 😉 Arka # slow numismatics5 punti
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Due grandi rarità esitate alla NAC 81, Testoni di Fano e Macerata di Gregorio XIV....5 punti
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Sabato scorso al mercatino mi si e' attaccato alla mano dx questo.... ....e per 3€ non ho resistito e me lo sono portato a casa. Mi ha migliorato l' umore per tutta la giornata di sabato e anche di domenica, ..e quando lo guardo mi fa lo stesso effetto pure ora. Alcune immagini...... di questa meraviglia vintage, sfogliandolo e' un semi specializzato o meglio non e' proprio un semplificato. Consideriamo che c'è tutta l'area italiana piu' l'Europa.5 punti
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Le monete ritrovate sono di una bellezza e conservazione notevole.5 punti
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Ricordo che sei te che ti sei iscritto per chiedere consigli. I quali gentilmente ti sono stati dati. Non si "cercano" le monete di valore. Si acquistano (aste, negozi, etc.). Poi, se fa piacere, e molte persone lo fanno, si possono collezionare le monete da ordinaria circolazione che si ricevono come resto. Ma queste monete valgono solo il nominale, nulla di più. Il problema sorge quando ci si illude che le monete da ordinaria circolazione possano valere una fortuna o essere pezzi rarissimi (o con scritte sugli occhiali del Re).5 punti
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Porto un conributo già iniziato da PostOffice, allego tre bolli privati del Grand Hotel Brufani Perugia del tipo Tondo Riqadrato ddel tipo Josz ( 4 liniette curve) sono di tre tipologie fiverse, in nero del 1907, in viola mese in lettere del 1908 e in viola del 1904 con il lineare il alto "spedito", l'Hotel Brufani non aveva ufficio postale all'interno, tra l'altro aveva l'ufficio postale a 300 metri, ma un recapito della corrispondenza ( portineria) che in partenza applicava tali annulli, in qualche caso raro a dire il vero, l'annullo del francobollo poteva essere del giorno dopo. invece come ben detto da PostOffice, alcuni alberghi avevano propio ufficio postale, lo si trova di sovente su rifugi di alta montagna5 punti
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