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Inviato (modificato)

Questa piccola monetina da 18 mm di diametro e uno spessore medio di 1 mm e 3,14 grammi in rame è entrata in collezione seppur in bassa conservazione, identificata come da titolo come Quarto o da alcuni anche come Grosso secondo il nostro catalogo

http://catalogo-mant...oneta/MN-MNO/13

dovrebbe pesare gr. 1,37 (??), se fosse da 1,57 quella del catalogo sarebbe esattamente pesante la metà della mia.....come è possibile?

Inoltre nella moneta a catalogo la legenda del diritto dovrebbe essere + CAROLVS •I •D •G •DVX •MANT •VIII Monte Olimpo sormontato da motto FIDES, il tutto sormontato da una corona.

nella mia moneta si vede chiaramente la scritta:

CAR.D.G.DVX.MAN(T)(X?) in campo FIDES che sormonta il Monte Olimpo e sopra corona, ai lati del monte 3 pallini per lato.

Si nota chiaramente la mancanza della I dopo CAROLVS e il nome abbreviato in CAR

Al rovescio si legge la scritta ET.MONTISF.FERRA..... il resto è cancellato da una schiacciatura che mi sembra quasi una specie di contromarca dato la forma, anche se non riesco a identificarla come immagine; al centro la croce di gerusalemme accantonata da 4 crocette.

La mia domanda è: dato il peso doppio e le altre caratteristiche differenti è sempre giusta la catalogazione di cui sopra oppure è diversa?

Si tratta di una variante?

Grazie a tutti coloro che mi aiuteranno

vi allego le foto

post-1117-0-42645000-1353429902_thumb.jp

Modificato da karnescim

Inviato (modificato)

altro lato

post-1117-0-46919200-1353430061_thumb.jp

Modificato da karnescim

Inviato (modificato)

Il tuo non è il rarissimo quarto coniato sotto Carlo I Gonzaga-Nevers, ma il molto più comune grosso di Ferdinando Carlo, vedi link postato da Profausto. La prima è una moneta di grande rarità e di peso decisamente inferiore, mentre la seconda è un pezzo piuttosto comune, di peso maggiore e parecchio variabile (verso l'alto). Su ebay molto spesso le due monete vengono equivocate (naturalmente facendole passare per la moneta più rara), non so quante volte mi è capitato di avvertire venditori che vendevano grossi di FC descrivendoli come quarti di Carlo I....

Per la cronaca, in collezione ho un esemplare del quarto di Carlo I, ma in condizione che dir pessima è un eufemismo, però pur nella sua bruttezza è sicuramente classificabile perchè vi si legge (anche nella scansione) CAROLVS I:

post-33-0-49812200-1353440860_thumb.jpg

Ultima annotazione, entrambe le monete non sono mantovane, ma coniate nella zecca di Casale Monferrato.

Modificato da Paolino67
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Inviato

grazie Profausto e Paolino, è sicuramente quella che dite voi, io avevo controllato solo Carlo I e II ma Ferdinando Carlo no, mi pareva strano aver comprato una moneta rarissima per 5 eurozzi però chiedere non fà mai male.

Leggo che ve ne sono diverse varianti e posso annotare che la mia ha alcune diversità da quelle postate in catalogo, per prima la croce più sottile, la corona sopra il monte non ha gli svolazzi e la S di FIDES è più "serpentiforme" e non arrotondata, non ha il cerchio a delimitare le legende.

Mi spiace di non poter leggere le legende nella loro completezza ma in ogni caso mi fà piacere averla dato che è una bella testimonianza della fine di questa illustre casata (I Gonzaga-Nevers) dato che dopo di essi e Ferdinando Carlo in particolare la casata si estinse e il vuoto lasciato venne riempito dagli Asburgo.

Grazie Paolino della precisazione, avevo visto che la zecca era Casale ma dato che era catalogata fra le monete di Mantova quelle ho citato

Mi chiedevo se si sà cosa stanno a significare i 6 pallini intorno al monte, è solo una piccola curiosità....

Grazie


Inviato

Intervengo con ritardo in questa discussione, che ho visto solo questa mattina. Non ho molto di più da aggiungere rispetto a quanto già è stato detto, se non un paio di precisazione a proposito dei pesi e di riflesso delle "varianti".

Premetto che - da non-collezionista quale sono - potremmo avere delle sfumature di interpretazione sul concetto di variante (io tendo a raggruppare le monete sulla base di macro-differenze che riflettono l'epoca della produzione, non sui segni diacritici o sul grado di completamento delle legende), ma devo dire che già dalle vostre analisi avete colto pienamente i punti salienti.

Io divido questi grossi in due diversi gruppi.

Un primo gruppo è costituito dai grossi con caratteristiche più simili a quelli dei predecessori di Ferdinando Carlo. Al dritto la corona ha degli svolazzi, tra le legende e il campo si osserva un cordoncino liscio. Le monete pesano intorno ai due grammi, anche se ci sono diversi esemplari che passano i tre. Dal colore dei tondelli, è ragionevole pensare che la lega utilizzata contenga ancora una piccola percentuale d'argento.

Il secondo gruppo è costituito invece dai grossi del tipo proposto qui da @@karnescim. Mancano gli svolazzi sulla corona, mancano i cordoncini lisci tra legende e campo. Inoltre la croce di Gerusalemme al rovescio risulta più geometrica, piatta e spigolosa. Cambinano poi i punzoni utilizzati: le differenze evidenziate nela S sono esemplificative di questo aspetto. Le monete pesano sui tre grammi, ma ne ho censite un paio che arrivano rispettivamente a 4.15 e 4.17. Il colore del tondello, poi, è rameoso, il che lascia presupporre che di argento ce ne sia poco o niente.

Ipotizzo anche una cronologia relativa: le monete del primo gruppo sono anteriori a quelle del secondo. Non mi è invece possibile proporre una cronologia assoluta, perché non ho trovato alcun documento a proposito di questo specifico nominale.

E.

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Inviato

@@karnescim

Una breve nota a latere; i Gonzaga-Nevers di Mantova non si estinsero come linea genealogica. Ferdinando Carlo, venne privato dei suoi feudi per "fellonia", avendo concesso il passaggio attraverso i suoi territori alle truppe borboniche (1701) nel corso della guerra di successione spagnola; nel 1708 i suoi possedimenti vennero avocati all'impero che ne assunse la gestione. In effetti Ferdinando Carlo non ebbe figli da nessuna delle sue due mogli ma ebbe numerosi figli illegittimi fra i quali due maschi che forse avrebbero potuto rivendicarne i diritti , ed in effetti provarono,.....ma ormai la storia aveva preso un'altro corso, le grandi potenze andavano verso la gestione diretta dei territori loro assogettati e nel breve volgere di 40 anni scomparvero anche tutti i piccoli feudi cuscinetto dell'area padana (Novellara, Bozzolo, Sabbioneta, Castiglione, Mirandola, Guastalla).

ciao

Mario

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Inviato

@@karnescim: i "pallini" che tu vedi sulla moneta sono in realtà delle chiome di alberi. Nell'impresa del Monte Olimpo (nel catalogo dovresti trovare delle immagini migliori relative a questa impresa su altre monete gonzaghesche) è previsto il tracciato di una strada che sale a zig-zag verso la cima del monte. Ai lati della strada, ci sono degli alberelli, tre per lato, di cui appunto i pallini rappresentano le chiome.

E.


Inviato (modificato)

@@Paolino67: non so se hai visto il numero di novembre de "Il Giornale della Numismatica". C'è la prima parte di un testo sulle monete monferrine di Carlo II Gonzaga Nevers (la seconda a dicembre). Oltre alla revisione delle classificazioni, di cui abbiamo già discusso in passato, troverai delle considerazioni interessanti su una possibile moneta del periodo di reggenza. Di riflesso, potresti trovare una nuova lettura di certe monete di Ferdinando Gonzaga... Poi fammi sapere.

E.

Modificato da eligio

Inviato

un grazie anche a Mariov60 ed Eligio per l'interessamento e le spiegazioni molto interessanti, sono grato a tutti voi


Inviato

@@Paolino67: non so se hai visto il numero di novembre de "Il Giornale della Numismatica". C'è la prima parte di un testo sulle monete monferrine di Carlo II Gonzaga Nevers (la seconda a dicembre). Oltre alla revisione delle classificazioni, di cui abbiamo già discusso in passato, troverai delle considerazioni interessanti su una possibile moneta del periodo di reggenza. Di riflesso, potresti trovare una nuova lettura di certe monete di Ferdinando Gonzaga... Poi fammi sapere.

Arrgh, mi è sfuggito! Devo fare in modo di recuperarlo....


Inviato

@@Paolino67: non so se hai visto il numero di novembre de "Il Giornale della Numismatica". C'è la prima parte di un testo sulle monete monferrine di Carlo II Gonzaga Nevers (la seconda a dicembre). Oltre alla revisione delle classificazioni, di cui abbiamo già discusso in passato, troverai delle considerazioni interessanti su una possibile moneta del periodo di reggenza. Di riflesso, potresti trovare una nuova lettura di certe monete di Ferdinando Gonzaga... Poi fammi sapere.

Arrgh, mi è sfuggito! Devo fare in modo di recuperarlo....

Non sono ancora riuscito a recuperarlo nemmeno io, altrimenti te ne avrei fatto avere una copia.

E.


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