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Monete alchemiche 1


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Ciao,

ho appena ricevuto il primo dei due libri che aspettavo riguardandi questo affascinante aspetto della numismatica.

Quindi come promesso, iniziamo :)

Il testo seguente è tratto da "Alchemical coins and medals " di Vladimir Karpenko, Hermetic Studies n° 2, Glasgow, edizione limitata a 300 esemplari.

Vi risparmio l'introduzione in cui l'autore cita alcune opere a cui si è ispirato per questo lavoro.

La principale è quella di H. C. Bolton che pubblicò alcuni articoli a fine XIX secolo sul American Journal of Numismatics:

- Alchemy and Nmismatics, XXI, 73-80 (1887)

- Contributions of Alchemy to Numismatics, XXIV, 73-83 (1890)

- Contributions of Alchemy to Numismatics, XXV, 1-16 (1890)

Tra le prime di queste monete sono da annotare le cosiddette "Rose nobles" coniate con l'oro preparato artificialmente da Raimondo Lullo. Questo celebre alchimista (1235 - 1315) fu invitato da Edoardo II, re d'Inghilterra, intorno al 1312 a visitare il suo regno. Fu ospitato nella Torre di Londra dove trasmutò metalli non preziosi in (presunto) oro, questo fu in seguito coniato in 6 milioni di nobili (nobles), ognuno dal valore di più di tre sterline (spero d'aver tradotto bene...). Queste Rose, o Raimondo nobles come sono chiamati, erano ben conosciuti dagli antiquari del XVI secolo ed erano reputati essere d'un oro più fino che qualsiasi altra moneta d'oro conosciuta.

Sul dritto di queste monete è rappresentata in maniera un po rozza (rude fashion) una nave flottante sul mare decorata colle insegne regali e portante il Re, il quale nella sua mano destra brandisce una spada nuda (naked sword) e colla sinistra uno scudo. Intorno al disegno:

EDWARD D[E]I GRA[TIA] REX ANGL[AE] Z FRANC[iAE] D[OMI]NS IB[ERNIAE] (Edoardo colla grazia di Dio Re d'Inghilterra e Francia, Lord d'Irlanda).

Sul rovescio una rosa convenzionale circondata da 4 leoni e corone ducali, alternati da quattro gigli. La legenda nel cerchio esterno:

JHS. AUT.[EM] TRANSIENS. PER. MEDIUM ILLOR.[uM] IBAT. (ma Gesù passò in mezzo a loro, e se ne andò. Luca IV, 30)

Si dice che queste monete sono state usate come amuleti per preservarsi dai pericoli in guerra, e furono usate come "touch pieces" in relazione col dono di guarigione tramite il tocco regale. (Pettigrew, Superstition in Medecine and Surgery, London, 1844, pag. 129).

In conclusione, tagliando parecchio per non dilungarmi a dismisura, Raimondo Lullo nel suo "Ultimo Testamento", dichiarò che durante il soggiorno londinese convertì ben 22 tonnellate di mercurio, piombo e stagno in oro (nota personale: i nomi usati non indicano i metalli comunemente conosciuti con quel nome.)

Ora passiamo alle immagini!

Posto il disegno del libro ed un'immagine di CoinArchives che però si riferisce ai Rose Nobles di Edoardo IV non trovando, per ora, nessuna immagine per Edoardo II.

389354871_ae4e2f310f.jpg

701259.jpg

altre immagine le trovate sempre su CoinArchives

Modificato da fra crasellame
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Inviato

I miei complimenti,eccezionale trattazione e credo interessantissima per medioevalisti e non.

Sarebbe bello poter leggere più frequentemente pagina di cultura numismatica come queste.

Grazie ancora.

Gionata


Inviato

Grazie gionata.

Appena mi arriva il secondo libro e finisco di leggere il primo... se trovo materiale interessante lo posto.

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Inviato

Grazie per questo affascinante argomento, e complimenti! :)


Inviato

E' molto interessante come argomento, anche perché non pochi furono gli impostori, falsificatori, mistificatori... e quindi di certezze poche :)

Sto traducendo alcune righe che posterò tra poco in un altro thread.

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Inviato
Fu ospitato nella Torre di Londra dove trasmutò metalli non preziosi in oro, questo fu in seguito coniato in 6 milioni di nobili (nobles), ognuno dal valore di più di tre sterline

106773[/snapback]

Argomento e trattazione interessantissimi, complimenti. Ma forse un po' di sano metodo scientifico non guasterebbe... Se tu avessi scritto "dove si dice abbia trasmutato metalli non preziosi in oro" quoterei più tranquillamente il tuo post ;)

Comunqe puoi trovare immagini, catalogazione e valutazione per i Rose Nobles sullo Spink "Standard Catalogue of British Coins" citato anche tra i link della monetapedia.

Ciao, P. :)


Inviato

Ciao Paleologo, scusami ma ho semplicemente tradotto la descrizione del libro, che però più avanti esamina la problematica della vera natura del metallo di queste cosiddette monete e medaglie alchemiche.

Mi scuso per la mia traduzione non perfetta, tant'è che devo coreggere latta in stagno.

Mi riservo un po più di tempo per la traduzione della problematica di cui sopra e la stesura di un riassunto. Magari se qui tra voi c'è una persona con conoscenze anglosassoni migliori delle mie si potrebbe fare un lavoro di controllo per una maggiore precisione.

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Inviato

Se non hai particolari urgenze, sarò ben contento di darti una mano :)


Inviato

La frase potrebbe anche restare così tenuto conto che effettivamente delle operazioni chimiche (o alchemiche se volete) furono effettuate. Che poi il risultato fosse una mistificazione (quindi non oro puro) o meno è oggetto di discussione, vedi post sul ducato di Leopoldo I.

Furono emanati diversi editti, anche nell'antichissima Cina (144 aC), e qui da noi mi viene in mente quel personaggio di Papa Giovanni XXII che nel 1317 emise la bolla papale Spondent quas non exhibent contro l'emissione di monete false (coniate da sedicenti alchimisti). Con questo Giovanni XXI non fu contro l'alchimia in sé, anche perché ci lasciò due trattati alchemici... "L'Elixir des Philosophes" e "L'Art Transmutatoire".

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Inviato
Se non hai particolari urgenze, sarò ben contento di darti una mano  :)

106867[/snapback]

Grazie per l'aiuto, scansionerò le pagine del capitolo in questione e ti farò avere il mio riassunto.

Ovviamente prenderò il mio tempo, non ci corre dietro nessuno :)

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Inviato

Magari ci scappa un articolo su Cronaca Numismatica :P


Inviato

Perché no ?

Sarebbe bello, per ora purtroppo ho come fonte il libro di Karpenko, forse domani mi arriva l'altro e dovrei avere maggiore documentazione.

Mi spiace solo che al momento non trovato riscontri del ducato del British Museum... dovrò mettere da parte ste benedette 30 £ + VAT per una foto a colori a 300 dpi xché come avete visto dalla fotocopia in B/N non si capisce nulla.

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Inviato (modificato)

Giusto per completezza d'informazione, ho appena rovistato nella mia bliblioteca virtuale ('na marea di pdf) e nel secondo tomo de l'HISTOIRE DE LA PHILOSOPHIE HERMÉTIQUE. Accompagnée d’un Catalogue raisonné des Ecrivains de cette Science. di Lenglet du Fresnoy (1742) si trovano ulteriori info tra cui il testo latino della bolla papale del 1317.

II

Raimondo Lullo

(... cut)

Non abbiamo solamente la testimonianza dell'abbate di Westminster, ma il celebre Camden, eccellente critico e molto abile (esperto?) nelle Antichità della sua Nazione, non fa difficoltà a riconoscere che le monete, conosciute come Rose Nobles, coniati ai tempi di Edoardo sono il frutto dell'industria (lavoro) di Raimondo Lullo.

(... cut)

Raimondo Lullo dopo quest'operazione trovò modo di evadere dalla Torre di Londra ove era detenuto e con una barca o vascello attraversò il mare ed uscì dall'Inghilterra senza essere visto. Ecco a cosa si rapportano le parole del Vangelo della legenda (Jesus autem transiens per medium illorum ibat.) ove Edoardo pare insinuare che l'Autore della materia di queste monete d'oro passò tra i suoi vascelli come fece Gesù passando nel mezzo dei suoi discepoli senza essere visto o riconosciuto.

E' vero, tuttavia, che fu solo sotto Edoardo III o V (errata: in realtà come ha giustamente puntualizzato Paleologo nel post qui sotto le emissioni in oro c'erano anche se rare, NdT) che si iniziò a coniare monete d'oro in Inghilterra. Ma quest'oro potrebbe essere quello di Raimondo Lullo, oppure potrebbe essere quello di Cremer istruito da Lullo stesso.

III

Seguito di queste trasmutazioni

Le trasmutazioni effettuate nei primi anni del XIV secolo da Arnaldo da Villanova e Raimondo Lullo produssero allo stesso tempo un'infinità di Artisti. Ci si affrettava a prendere il titolo di filosofo Ermetico. E come pochi riuscivano nel vero, si gettavano nel falso (...cut).

Questa sorta di falsificatori regnarono in Francia e soprattutto ad Avignone, cosa che fece emettere al Papa Giovanni XXII una Bolla (vedi in calce) nel 1317 per abolire un abuso così pernicioso alla società. Il Papa sapeva bene quanto fosse difficile conoscere le operazioni dei veri Filosofi e quanto, al contrario, fosse facile alterare e falsificare delle monete e dei metalli.

(...cut)

Il Papa che aveva previsto le conseguenze pericolose di queste false operazioni si vide obbligato con un'altra Bolla nel 1322 ad agire contro questi falsari che alteravano le monete del Regno.

Spondent pariter quas non exhibent divitias pauperes

Alchymistae, pariter, qui se sapientes existimant, in sovcam

incidunt, quant secerunt nam haud dubie hujus Attis (Alchymiae)

alterutrum se professores ludificant, cum suae ignorantiae

conscii, eos qui supra ipsos aliquid hujus modi dixerint,

admirantur ; quibus cum veritas quaesita non suppetat, diem

cernunt, facultates exhauriunt iidemque verbis dissmulant

falsifitatem, ut tandem quod non est in rerum natura, esse verum

aurum, vel argentum Sophistica Transmutatione consingant

eoque eorum temeritas damnata & damnanda progreditur, ut

fidis metallis cudent publicae monetae characteres fidis oculis, &

non alias Alchymicum fornacis ignem vulgum ignorantem

eludant. Ha:ec itaque perpetio volentes exulate tempotibus, hâc

edictali constitutione sancinitus, ut quicunque hujus modi aurum,

vel argentun secerint .... perpetuae infamiae notâ respersis, Joan.

XXII. Extra de Crimine salsi.

Modificato da fra crasellame
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Inviato
E' vero, tuttavia, che fu solo sotto Edoardo III o V (qualcuno può confermare ? Mi ricorda la news di una moneta d'oro pagata l'Ira di Dio recentemente in UK)  che si iniziò a coniare monete d'oro in Inghilterra.

106892[/snapback]

Questo non è esatto. Le coniazioni auree per epoche precedenti sono molto rare, ma ci sono. Ad esempio la moneta di cui parli (QUI) è una di sole 8 (otto!) monete d'oro conosciute per tutto il periodo anglosassone. E' vero peraltro che per buona parte del medioevo praticamente l'unico nominale circolante in Gran Bretagna era il penny in argento. Ti rimando al catalogo Spink per ulteriori informazioni, penso che se ti interessano questi argomenti collegati alla monetazione britannica non potrai farne a meno a lungo ;)

Ciao, P. :)


Inviato (modificato)

Ciao Paleologo

in effetti è un testo del 1742 con tutte le inesattezze del caso.

Ho corretto la mia puntalizzazione e messo in italico il testo tradotto.

:)

Modificato da fra crasellame
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