denis85 Inviato 27 Maggio, 2006 Condividi #1 Inviato 27 Maggio, 2006 Salve, ieri mi è arrivato tra le mani un Tallero di convenzione, quelle coniato negli anni '30, ma non riesco a capire a cosa serviva questa, se si può definire, moneta... Saluti, Denis L. Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
toto Inviato 27 Maggio, 2006 Condividi #2 Inviato 27 Maggio, 2006 Ciao Denis85, il tallero D'italia coniato per le popolazioni dell'Eritrea non fu da queste accettato bene. Così l'Italia stipulò un accordo con l'Austria per coniare la moneta cara a quelle popolazioni: un tallero di convenzione (quello coniato a Roma è riconoscibile dalla doppie piume in basso al rovescio. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta.php/W-ERV/1 Un salutone, Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
denis85 Inviato 27 Maggio, 2006 Autore Condividi #3 Inviato 27 Maggio, 2006 dunque sarebbe stato coniato per sostituire il Tallero d'Italia ? Il mio non ha le penne, quindi è deducibile che sia austriaco... Denis L. Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
piergi00 Inviato 27 Maggio, 2006 Condividi #4 Inviato 27 Maggio, 2006 2 penne tallero coniato a Roma 1 penna tallero coniato a Vienna Nel link indicato da Toto i particolari sono ben evidenziati dai cerchi rossi Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
uzifox Inviato 27 Maggio, 2006 Condividi #5 Inviato 27 Maggio, 2006 Anche se è quello ausitriaco secondo me è sempre un bellissimo "monetone" da tenere in collezione.... ;) Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
Paleologo Inviato 29 Maggio, 2006 Condividi #6 Inviato 29 Maggio, 2006 dunque sarebbe stato coniato per sostituire il Tallero d'Italia ? 126775[/snapback] Non esattamente. Questa moneta circolava in Africa Orientale già da tempo come unità di base per gli scambi commerciali (questa pratica di utilizzare monete straniere è stata comune per secoli in aree geopolitiche dove non esisteva un sistema monetario consolidato). Il Tallero d'Italia fu coniato per "fare concorrenza" al Tallero di Maria Teresa, anche a fini patriottici e propagandistici, ma fu un fallimento perchè mancava di alcuni particolari di conio che permettevano di valutarne facilmente il grado di usura (e quindi il valore, basato sul contenuto intrinseco di argento). La Zecca di Roma fu quindi costretta a stipulare una convenzione con la Zecca di Vienna per continuare in proprio la coniazione del Tallero di MT, che è un "riconio ufficiale", per così dire, ed è una moneta a tutti gli effetti anche se non rientra nel sistema monetario utilizzato dall'Italia all'epoca. Ciao, P. :) Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
alteras Inviato 29 Maggio, 2006 Condividi #7 Inviato 29 Maggio, 2006 ...fu un fallimento perchè mancava di alcuni particolari di conio che permettevano di valutarne facilmente il grado di usura (e quindi il valore, basato sul contenuto intrinseco di argento)...127099[/snapback] Uno di questi particolari, aggiungo per la cronaca, era la fermezza della spilla che si trova in basso a sinistra nella rappresentazione. Non ricordo dove, ma ho letto che gli indigeni per riconoscere la validità o meno della moneta strofinavano il pollice proprio su quel particolare... Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
mmon Inviato 29 Maggio, 2006 Condividi #8 Inviato 29 Maggio, 2006 Uno di questi particolari, aggiungo per la cronaca, era la fermezza della spilla che si trova in basso a sinistra nella rappresentazione. Non ricordo dove, ma ho letto che gli indigeni per riconoscere la validità o meno della moneta strofinavano il pollice proprio su quel particolare... 127116[/snapback] Gigante pag 191 Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
alteras Inviato 30 Maggio, 2006 Condividi #9 Inviato 30 Maggio, 2006 Grazie... è strano che riesca sempre a ricordare il contenuto e non la fonte... ma per fortuna ci siete voi! (Scusate l'OT) Link al commento Condividi su altri siti Più opzioni...
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