Azio, monete e rostri

[Lepanto2007]

Ciao a tutti.

Riapro i battenti numismatici, pescando subito un bell'argomento: da una discussione di archeologia è venuto fuori l'accampamento di Antonio da foto satellitari.

Dal catalogo "Il volto del potere" vi anticipo l'immagine della mia ricostruzione della battaglia, da cui si individua il posizionamento degli opposti accampamenti, ricavata dai più autorevoli testi sull'argomento. A dire la verità ricordo, ma devo controllare, che inizialmente il campo di Antonio si trovava in un posto diverso, più vicino a quello di Ottaviano e grossomodo collocabile con l'immagine satellitare. Controllerò accuratamente e vi saprò dire. Per intanto le fortificazioni semicircolari a istinto le collochecherei come l'estensione di quelle bizantine ad opera dei Veneziani, che nel recupero di opere bastionate erno dei maestri. Anche così non fosse, la zona tra l'altro molto vicina al golfo di Patrasso o di Lepanto (guarda caso!) ha sempre costituito un punto nevralgico per il controllo dei movimenti navali, quindi ritengo che di fortificazioni ve ne siano più o meno di ogni tipo ed epoca.

Ma monete, come sta la flotta di Ottaviano ed Agrippa?

Buon lavoro

Lepanto2007

[Vitocleziano]

Se ti può interessare, nelle imperiali ho postato una rara moneta di Augusto con uno degli obelischi (?) da lui portati a Roma.

[commodo]

.....A dire la verità ricordo, ma devo controllare, che inizialmente il campo di Antonio si trovava in un posto diverso, più vicino a quello di Ottaviano e grossomodo collocabile con l'immagine satellitare. Controllerò accuratamente e vi saprò dire.....Lepanto2007

232802[/snapback]

Ciao Lepanto

ho provato a sovrapporre il tuo disegno relativo ai due campi, effettivamente

il tuo disegno relativo al campo di antonio (colore verde) è in posizione differente rispetto a quelli

che ho trovato io, comunque, come potrai notare, gran parte della zona ora è

sott'acqua, e sopra c'è di mezzo pure un'aereoporto......

questo dimostra quanto si modificano gli assetti del terreno nel corso degli anni...qui millenni addirittura.......

Sicuramente la zona migliore da indagare sarebbe quella marina all'esterno,

credo che sia già stata ampiamente indagata e sarebbe bello recuperare

immagini dei reperti trovati..... rostri, armi, oggetti ecc.

Commodo

Modificato 29 Maggio, 2007 da commodo

[LUCIO]

Vi "sparo" la mia prima impressione senza pensarci troppo.

Se la prima proposta era molto intrigante (anche se sulla localizzazione precisissima mi mancava e mi manca tutt'ora un elemento a supporto che sia un po' diretto) e l'unico vero limite sembrava essere la carenza di spazio, in questa nuova ipotesi le dimensioni mi sembrano semplicemente enormi. Troppo grande direi!

Forse queste cartine che vengono elaborate per illustrare iniziative editoriali anche pregevoli ed accurate, non vanno però prese tanto minuziosamente.

[LUCIO]

La prima parte della discussione l'avevamo fatta qui: http://www.lamoneta.it/index.php?showtopic...65entry232865

L'unica cosa è che in questa sezione dove siamo ora ci toccherà trovare da postare anche qualche moneta ogni tanto, sennò gli amici dello staff ci rimandano di là ;) .

[Lepanto2007]

Buonasera a tutti.

Condivido in pieno l'affermazione di Lucio e mi metto senz'altro a disposizione per caratterizzare tecnicamente navi, ma anche uniformi dalle monete di quella disgraziata campagna di Antonio: sulla nota di Commodo, vado qui ad aggiungere che il campo romano-egizio era davvero mastodontico. Se crediamo a certe fonti c'era una flotta di 350-400 dai 2 ai 10 ordini di voga con un esercito di quasi 200.000 fanti e 12.000 cavalieri. Quindi quello che si vede dal satellite dovrebbe essere il PRIMO campo, che poi si dovette spostare a sud-est oltre il canale di accesso del golfo di Ambracia, come indicato nell'immagine che vi ho postato. Ovvio che quest'ultima zona fosse già in parte occupata, probabilmente dagli Egiziani e che quindi siano stati eseguiti ampi rimaneggiamenti e fortificazioni aggiuntive . . . tutto inutile con Agrippa che intercettava i rifornimenti via mare.

A presto

Lepanto2007

[caiuspliniussecundus]

Interessantissime illustrazioni, Lepanto. Bello schema. Ho sempre avuto un dubbio, ma Azio fu una vera battaglia navale, o semplicemente il modo di Antonio per forzare il blocco navale entro cui era imprigionato?? Tanti interrogativi ancora adesso sorgono spontanei: perché abbandonare quel bendiddio di legioni? perché non fuggire via terra verso la Grecia o la Macedonia con l'esercito?? Una mancanza di decisioni che gli fu fatale, come anche nella campagna contro i Parti, male condotta. Soprattutto, perché non combattere la battaglia per davvero, ed invece umiliare se stesso in una fuga al seguito di una regina orientale bisbetica?? Ben conosceva l'onore dei romani, per avere combattuto in tutto il mondo con Cesare, allora, perché non scegliere una morte onorevole sul campo??

NB: sapevo che il campo di Antonio era diviso in due, uno a mare e uno su un'altura, dove c'era un tempio (di Apollo, mi pare).

[commodo]

Questo denario è riferito all'evento

Ref Octavian denarius, RIC 267, RSC 123

Octavian denarius. Bare head right / Octavian in quadriga facing on triumphal arch for Victory at Actium inscribed IMP CAESAR. RSC 123

Modificato 30 Maggio, 2007 da commodo

[commodo]

e mi risultava anche questo con in esergo la scritta ACT

Modificato 30 Maggio, 2007 da commodo

[Lepanto2007]

Ciao, Caius: vado in sequenza sulle tue indicazioni: "ma Azio fu una vera battaglia navale o semplicemente il modo di Antonio per forzare il blocco navale entro cui era imprigionato?" R: La battaglia navale ci fu e per davvero, solo che l'impostazione fu sicuramente anomala: Antonio fece imbarcare le vele sulle sue navi, proprio in vista di un possibile forzamento del blocco. Mossa psicologicamente sbagliata e aggravante della già ridotta mobilita delle sue galee di probabile progettazione ellenistica. Non fu un ballo di carnevale per Agrippa e i suoi sottordini (Ottaviano sembra "oscurato") venire a capo di quelle fortezze galleggianti difese dai veterani, che combatterono fino all'ultimo. Sembra che la soluzione sia stato il sistematico incendio di quegli scafi. "Perché abbandonare quel bendiddio di legioni e non fuggire via terra verso la Grecia o la Macedonia con l'esercito?" R: tagliando i rifornimenti via mare, Agrippa si era assicurato un vantaggio inestimabile: tra il caldo, l'assiepamento di così tanti uomini su una costa arida e mal collegata all'interno, la superiorità delle legioni antoniane scemò rapidamente, fomentata dalla propaganda che si faceva morire un esercito romano per una . . . sbattiocchi egizia. La ritirata era stata anche prevista, ma la progressiva perdita di prestigio di Antonio si trasformò in un deterrente morale di imprevedibile entità, ben maestrata da un fine politico come Ottaviano e i suoi sostenitori. "Una mancanza di decisioni che gli fu fatale, come anche nella campagna contro i Parti, male condotta." R: Antonio era in sostanza un comandante di cavalleria, impetuoso e temerario, ma di certo non un raffinato stratega, che dipendeva dalle finanze dell'Egitto tolemaico. "perché non combattere la battaglia per davvero, ed invece umiliare se stesso in una fuga al seguito di una regina orientale bisbetica?" R: Antonio arrivò a settembre del 31 a.C. sfiduciato, in continuo battibecco coi suoi comandanti, sempre più dipendente da chi pagava e non aveva la benchè minima intenzione di farsi coinvolgere negli affari romani, fallita con l'assassinio di Cesare la possibilità di dominarli. La prospettiva di uno sganciamento era come già detto sottesa in partenza e la cosiddetta "carica di Cleopatra" ne è la lampante dimostrazione. Io però al dialogo tra Antonio e Cleopatra VII non c'ero: attenti però a definirla una bisbetica regina orientale. Diversi critici storici antichi ed attuali non la pensano in quel modo. "Ben conosceva l'onore dei romani, per avere combattuto in tutto il mondo con Cesare, allora, perché non scegliere una morte onorevole sul campo?" R: non dimentichiamoci che Antonio era "solo" Antonio, non era Cesare, ne' aveva al suo fianco uno dei più insigni strateghi navali di tutta la storia, Agrippa.

NB: sapevo che il campo di Antonio era diviso in due, uno a mare e uno su un'altura, dove c'era un tempio (di Apollo, mi pare). R: non resta che riprendere in mano la documentazione e darci un'attente studiata.

Spero di aver portato avanti la disucssione, ringrazio per le monete (ma proprio Ottaviano aveva il mal di mare?) e attendo nuovi sviluppi

Lepanto2007