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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Magari con questa vinco il concorso :P

Frazione di Follis

FL IVL CRISPVS NOB CAES

CAESARVM NOSTRORVM

VOT V

TS delta VI

RIC VII Thessalonica 118

con * at the top of the wreath

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Modificato da eg1979

Inviato

Dietro Crispo da secoli c'è una storia torbida... ucciso dal padre...

Crispo (Flavio Giulio Valerio Prisco) (intorno al 302 - 326), era figlio di Costantino I (280 - 337) e della sua prima moglie, Minervina.

Crebbe nella sede imperiale di Treviri ed ebbe come pedagogo Lattanzio. Nel 317 ricevette il titolo di cesare insieme all'appena nato fratellastro Costantino, figlio del nuovo matrimonio del padre con Fausta, figlia di Massimiano Erculio e sorella di Massenzio, e insieme a Liciniano, figlio dell'augusto Licinio, collega del padre per l'oriente. Nel 320 gli fu affidato il comando militare in Gallia, mentre il padre era occupato a difendere i confini orientali e nel 321 sposò una certa Elena, di cui conosciamo solo il nome, da cui ebbe una discendenza. Nel 323 sconfisse la flotta di Licinio nella battaglia di Crisopoli presso l'Ellesponto.

Nel 326 fu fatto giustiziare dal padre a Pola sembra a causa dell'accusa dell'imperatrice Fausta di aver tentato di sedurla, che ella lanciò forse allo scopo di garantire la successione dei propri figli. Poco dopo, accertata l'innocenza del primogenito, Costantino fece affogare la moglie durante il bagno. La sorte della moglie e dei figli di Crispo è ignota. Altre interpretazioni suggeriscono che Crispo si opponesse alla politica del padre, in particolare per quanto riguarda l'appoggio ai cristiani e la creazione della Nuova Roma a Bisanzio, e che sia stato giustiziato perché sospettato di un complotto, mentre Fausta sarebbe stata messa a morte per un sospetto di adulterio.

Secondo lo storico bizantino Zosimo fu in seguito ai rimorsi per la morte del figlio innocente che Costantino si avvicinò ancor più al cristianesimo e finì con il farsi battezzare in punto di morte dal vescovo ariano Eusebio di Cesarea.

Questa tragedia familiare ha lasciato anche una traccia archeologica: recentemente nel duomo di Treviri sono stati rinvenuti i frammenti di un soffitto cassettonato i cui riquadri erano stati dipinti con la raffigurazione dei membri della famiglia imperiale, probabilmente eseguito in occasione delle nozze di Crispo nella parte del palazzo a lui destinato. Successivamente il volto del principe era stato cancellato, forse volutamente. Poco dopo il palazzo e la sala vennero distrutti ed al suo posto, probabilmente per volontà di Elena, madre di Costantino, venne edificata una chiesa espiatoria.

La vicenda del presunto incesto di Crispo e Fausta, che richiama il mito di Fedra e di Ippolito, ebbe un certo successo nella letteratura del XVII secolo, a partire dalla tragedia "Crispo" di padre Bernardino Stefonio, rappresentata al Collegio Romano nel 1597 e stampata nel 1601. Successivamente il compositore Johann David Heinichen di Dresda (1683-1729) lasciò un'opera musicale incompiuta dal titolo "Flavio Crispo". Lo stesso argomento è trattato nell'opera "Fausta" di Gaetano Donizetti.

(da Wikipedia)


Inviato

Ecco, in proposito, la versione di Indro Montanelli nella sua "Storia di Roma":

...Pare che Fausta, per escludere dalla successione Crispo, lo accusasse presso l'imperatore di aver cercato di sedurla; e che poi Elena, che per Crispo aveva un debole, raccontsse a Costantino che era stata Fausta a sedurre il figliastro. Per non sbagliare, l'imperatore accoppò ambedue...


Inviato

Bella moneta centrata e tutta leggibile, compliementi anche per la storia di Crispo.


Inviato

ho appena avuto modo di leggere questo topic :D

proprio per la sua storia mi sto avvicinando molto alle monete di Crispo, molto intriganti e alcune davvero inspiegabili, ma per quanto riguarda la sua storia c'è da tener conto di 3 fattori:

1- quella che noi abbiamo è per un buon 90% un bel falso storico riutilizzato più volte per elevare costantino e le sue scelte religiose.

2- questa bella storiella ha molti ritocchi fatti dai gesuiti che cercarono in tutti i modi di adattarla per crearne tragedie cristiane (Stefonio appunto) ma anche Annibale Marchese c'ha messo del suo :)

3- nuovissimi studi nel duomo di Treviri hanno attestato che gli sfregi sul volto di Crispo (forse è lui ma non si è sicuri) sono di epoca molto più tarda.

Quindi un mito tutto da riscrivere...

ps. ci sono tanti bei filologi che stanno lavorando su Crispo, fra qualche mese uscirà un bel libro!


Inviato (modificato)
Secondo lo storico bizantino Zosimo fu in seguito ai rimorsi per la morte del figlio innocente che Costantino si avvicinò ancor più al cristianesimo e finì con il farsi battezzare in punto di morte dal vescovo ariano Eusebio di Cesarea.

110267[/snapback]

A dir la verità, la versione proposta da Zosimo è differente e contrasta con quella più diffusa e, forse, storicamente più attendibile, che vuole Costantino battezzato in punto di morte a Nicomedia proprio da Eusebio.

Zosimo, nella sua Storia Nuova, riprendeva in buona parte ciò che, un secolo prima di lui, aveva riportato Sozomeno (autore di una Storia Ecclesiastica che partiva lì dove era finita l'omonima opera di Eusebio). Sozomeno, infatti, pur considerandola solo una "diceria" dei pagani (anzi, pare quasi scusarsi di questa sua affermazione come se la riportasse solo per "completezza" di cronaca), riferisce una versione differente della conversione dell'imperatore: Costantino, pentitosi per l'uccisione di Crispo e Fausta, prima contattò Sopatro, uno dei maggiori rappresentati del neoplatonismo dell'epoca, per ottenere la purificazione da un tale gesto; in seguito alla risposta negativa di quest'ultimo, che lo informava del fatto che non vi era una purificazione per un atto del genere, si rivolse ai vescovi cristiani, che promisero di purificarlo se egli, battezzandosi, si fosse convertito.

Secondo Zosimo, invece, Costantino chiese che fossero fatti sacrifici per espiare la sua colpa: avendogli risposto i sacerdoti pagani che nessuna sacrificio avrebbe rimediato al suo gesto, gli si presentò un egiziano (o uno spagnolo di nome Egizio, non ricordo bene :P) che gli rivelò come il Cristianesimo liberasse ogni uomo da qualsiasi peccato; da quì la sua conversione.

Naturalmente in questo caso Zosimo riprende la storica polemica pagana (già presente, ad esempio, negli scritti di Celso e nell'opera satirica I Cesari di Giuliano, e che continua nella storiografia di stampo senatorio del IV-V secolo a cui Zosimo fa ampio riferimento) contro il Cristianesimo, a cui si rimproverava il fatto di garantire ad ogni uomo la purificazione ed il perdono da ogni colpa, fosse essa anche la più atroce e terribile...

Modificato da chersoblepte
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